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martedì 20 dicembre 2022

Libro del giorno: Zagor - Guerra!

 

Sergio Bonelli Editore, cartonato uscito a novembre di quest'anno, ripropone una classica storia a fumetti di Zagor scritta dal suo creatore, Guido Nolitta, per i disegni di Gallieno Ferri, originariamente pubblicata sul numero 37 della serie regolare, gennaio 1968. 

La trama: il figlio di un ufficiale dell'esercito viene rapito da una tribù di indiani, mosso dal dolore e dalla rabbia, questi decide di affidare la liberazione del piccolo a un gruppo di mercenari spietati denominati "Lupi Neri"; per impedire una strage, anche lo Spirito con la Scure si mette sulle tracce del rapito...

Vicenda nota per l'iconica copertina di Ferri, utilizzata anche dalla strenna Mondadori per un'altra storia di Zagor ("Zagor racconta") nel 1977, vede quella che a parere personalissimo di chi scrive non è la miglior sceneggiatura nolittiana; la vicenda infatti è piuttosto esile (attenzione spoiler!), i Lupi Neri si rivelano poi non così terribili, Zagor scopre l'ubicazione del sequestrato grazie a una puerile coincidenza, e per finire le busca in coda alla storia dal capo dei mercenari, tal Otto Kraus, non facendo di certo una bella figura!
Di sicuro i disegni di Ferri sono ottimi, di lì a poco esploderà in tutto il suo splendore, e tutto sommato la storia scivola via piacevolmente, ma continuo a credere che sarebbero altre le avventure da prendere in considerazione per brossurati e cartonati della Bonelli dedicati all'eroe di Darkwood:  "La scure e la sciabola", per esempio, oppure "Il ritorno del vampiro" del 1981 o ancora quel "Zombi" che ispirerà allo sceneggiatore Dardano Sacchetti il capolavoro di Lucio Fulci "Zombi 2" (1979).
A margine di quest'ultimo titolo, come racconto in un articolo uscito per SCLS Magazine n° 22 (marzo 2022), non fu una storia di Tex a ispirare il film horror, come pedissequamente sostenuto da molti partecipanti alla pellicola, ma proprio la serie di albi scritti da Nolitta e disegnati da Franco Bignotti nel 1973. Per chi fosse interessato ad approfondire la questione, consiglio di recuperare il numero della rivista in questione!  
 

domenica 18 dicembre 2022

Libro del giorno: Il grande libro di Stephen King.

 

Di George Beahm, pubblicato nel nostro paese da Mondadori. 

Questo librone (grande formato, pesantissimo, copertina cartonata e oltre 500 pagine) approfondisce e sviscera addirittura la vita e le opere del fuoriclasse del Maine, con interviste, interventi, aneddoti e tante notizie, che vanno dalla nascita dello scrittore fino ai giorni nostri; non mancano notizie sui film tratti dalle sue opere e tanto altro.

Il tomo indubbiamente merita, non tanto per le illustrazioni contenute, non sempre all'altezza, ma per il fatto che può soddisfare davvero chiunque sia un fan del Re del Terrore: qui sono racchiuse tutte le notizie su King, punti di vista diversi e davvero alla fine si pensa di conoscere personalmente il grande scrittore. La scrittura di Beahm è scorrevole, mai didascalica o invasiva, lascia sempre spazio alle interviste e ai vari interventi pubblici di King o ai suoi collaboratori, risultando davvero piacevole da scorrere.
Forse, a voler cercare il pelo nell'uovo, le pagine dedicate ai romanzi veri e propri sono a mio avviso poche, talvolta scarne; come puoi cavartela con un capolavoro come "IT", per fare un esempio, con sole 3 o 4 pagine?

lunedì 21 novembre 2022

Libro del giorno: Sanpa, madre amorosa e crudele.

 

Dato alle stampe nel 2021 per Giunti (ma attenzione, era già uscito nel 1996 con il titolo "La quiete sotto la pelle"), Sanpa è la storia di Fabio Cantelli Anibaldi, che entra nella celebre (o famigerata, fate voi) comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, per problemi di tossicodipendenza fino a ricoprire il ruolo di uno degli addetti stampa del fondatore stesso.

Il racconto, quindi, come è facilmente intuibile, è un'autobiografia che Cantelli inquadra specialmente dal momento in cui inizia a diventare un tossicodipendente fino alla morte di Muccioli, avvenuta nel 1995.

Spazzo il campo da ogni dubbio: a me il libro è piaciuto, e molto. 
Cantelli scrive bene, molto bene; non si limita a una cronistoria di eventi, personaggi incontrati e aneddoti sequenziali, cosa che mi sarebbe stata bene lo stesso, ma infarcisce il lungo racconto con preziose analisi introspettive, citazioni pregiate e uno stile assai elegante; certo manca qualche approfondimento sui fatti: il Processo delle Catene, per esempio, avrebbe meritato più spazio da parte dello scrittore, così come la morte tragica di Roberto Maranzano o i suicidi avvenuti all'interno della struttura dei ragazzi Natalia Berla, Gabriele De Paola e Fioralba Petrucci, che Cantelli sfiora solamente (anche dei politici che presero a frequentare San Patrignano in un secondo momento non c'è moltissimo). 
Però contrappone queste "lacune" con un'invidiabile lucidità di analisi riguardo la comunità e il suo fondatore: non descrive Muccioli come un santino, tanto per dire, e neppure come un delinquente irresponsabile come qualche giornale volle scrivere in quegli anni. Conoscendo approfonditamente ciò di cui parla lo scrittore è equilibrato e non cade in facili giudizi, descrivendo puntualmente e senza acredine o sviolinate eccessive la sua esperienza. 
Un libro che consiglio caldamente, anche se non siete interessati all'argomento: al di là di tutto "Sanpa" è un bel volume di letteratura.
Non è poco, di questi tempi.
Ah, un paio di anni fa Netflix fece una docuserie (si dice così?) su San Patrignano intitolata "SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano", nella quale compare in diversi frangenti il Cantelli stesso. 

giovedì 10 novembre 2022

Libro del giorno: Moon Lake.

 

Uscito per la fida Einaudi nel 2021, questa ennesima fatica dell'esplosivo scrittore texano non deluderà i suoi tanti fan! 

La trama:
1968, l'adolescente Daniel, in auto col burbero padre, finisce nelle scure acque del Moon Lake, dove riesce a salvarsi solo grazie all'intervento di una famigliola di colore abitante del posto. 
La sconcertante verità sulla tragedia verrà a galla solamente molti anni più tardi, gettando una nuova luce su tutta la città. 

Allora: se amate (come me) Joe Lansdale amerete anche questo libro, che ha tutte, proprio tutte, le fissazioni autoriali dello scrittore statunitense: ironia, laghi maledetti, stati del sud, gente di colore bersagliata dai bianchi, misteri e sociale amalgamati in una cornice che solamente lui sa tessere come si deve; certo, questa vicenda è particolarmente assurda e ci vuole una robusta dose di sospensione dell'incredulità, ma chissene importa! I personaggi sono ben congegnati, interessanti, ironici, misteriosi, si finisce per sospettare di tutti, le vicende sono appassionati e scorrevoli come pallottole, il ritmo in crescendo costante! Insomma il buon Joe non delude mai, anche in questo caso, visto che non ci troviamo probabilmente in presenza del suo miglior romanzo, resta fortemente consigliato!
Da leggere e da regalare.
(In foto la mia copia autografata)

giovedì 27 ottobre 2022

Libro del giorno: La marchesa Casati.

 

Scritto dalla figlia di un cugino della marchesa Anna Casati Stampa (nata Fallarino) una decina di anni fa, per i tipi della Baldini & Castoldi, il libro ripercorre le tappe che portarono il marito di Anna, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, ad uccidere in una notte romana sia la moglie che il presunto amante di lei, Massimo, nel 1970.

La nota vicenda di cronaca, paradossalmente, non sta solamente nella triplice tragedia (il marchese, dopo aver assassinato i due si spara con il fucile del delitto), ma nel "ritrovamento" e nelle testimonianze che portarono alla luce la vita sessuale dei ricchi coniugi, fatta di scappatelle, voyeurismo, scambismo e chi più ne ha più ne metta, tutti ingredienti che l'italietta bigotta e moralista di allora non poté digerire. 

Diciamolo subito: il volume, seppur ben scritto, l'autrice, Mariateresa Fiumanò è laureata e autrice di testi scientifici, evidenzia lacune da diversi punti lo si guardi: la Fiumanò rievoca monologhi della marchesa, "fatti", dialoghi, sfoghi, lettere e diari (all'epoca dei fatti lei doveva essere poco più di una bambina, risulta già strano che una donna matura e problematica come la protagonista del libro racconti episodi con dovizia di particolari così scabrosi a una nipote tanto giovane) senza tuttavia riportare una sola prova di quanto raccontato; le date sono poche, i dialoghi chiaramente avvengono sempre in privato, le foto le ha bruciate, i diari perduti o ceduti... insomma nel libro a parte i suoi ricordi non vi è assolutamente nulla che certifichi anche lontanamente quanto narrato. La pubblicità riporta la volontà dello svelare come era davvero Anna e quali erano i reali sentimenti verso suo marito, come a sfidare chi riportò solo le notizie a sfondo sessuale, non sempre veri, ma la prima a raccontare particolari intimi e talvolta volgari della vicenda è proprio lei. 
Ho strabuzzato poi gli occhi sulle ultime pagine, che non svelo.
Come sempre, ai lettori l'ardua sentenza!

martedì 4 ottobre 2022

Libro del giorno: Jack lo Squartatore - un demonio a Whitechapel.

 

Prima uscita da edicola per la serie "I volti del male", che includeva anche Hitler, Vlad Tepes, Nerone e Caligola tra gli altri, l'agile libretto ripercorre le macabre gesta del primo assassino seriale riconosciuto dalla Storia. 
 
La vicenda, ahinoi senza finale, è risaputa: in piena epoca vittoriana londinese, nel malfamato quartiere di Whitechapel (niente Legge, niente Giustizia, niente pulizia) si aggira tra i vicoli sordidi trafficati da criminali e prostitute, un assassino misogino e violento, la cui missione è proprio quella di sterminare le seconde,  macellaio che resterà senza volto. 
 
Il piccolo volume (appena 145 pagine), ripercorre senza fronzoli tutta la vicenda, senza però dimenticare investigatori, vittime, possibili sospetti, in quella che è una ricostruzione scarna ma tutto sommato accurata, che non mancherà di interessare coloro che sono alla ricerca di un buon sunto per questa storia orribile. 
Oggi Jack the ripper fa quasi sorridere, pieno com'è di parodie, storie apocrife, traballanti soluzioni date in pasto al lettore pure firmate da nomi illustri, ma ad oggi nulla di sicuro si conosce sull'identità di un assassino che era spaventoso, altro che parodia: aggrediva le sue vittime, le mutilava, le disponeva come in un affresco da incubo, sfidava la polizia con minacce e derisioni, è sparito nel buio da cui era venuto. 
Una delle figure più tragiche del 1800. 
Se siete alla ricerca di un libro che soddisfi il vostro interesse senza annoiare e senza presunzioni di verità, date pure un'occhiata a questo economico volume. 
 
 
 

sabato 1 ottobre 2022

Libro del giorno: Mi chiamavano Gargiulo...

 

Massimo Vanni: attore, stunt, maestro d'armi... soprattutto noto per aver interpretato il brigadiere Gargiulo in molte pellicole della serie "Delitto..." e "Squadra anti..." di Bruno Corbucci con Tomas Milian nei panni del maresciallo Nico Giraldi. Questa è la sua storia!
 
Il libro, va da sé, stampato per i tipi di Bloodbusters (negozio specializzato in articoli sul cinema di genere italiano di Milano https://www.bloodbuster.com ) racconta per intero e con dovizia di particolari la carriera del popolare stunt, passando dai film più scalcinati alle grandi opere girate a Cinecittà. 

Togliamoci subito il dente che fa male: la quasi scomparsa dei correttori di bozze è un male assoluto che colpisce scrittori, editori e lettori, mandando purtroppo in stampa volumi come questo, zeppi di refusi, ripetizioni, errori di ortografia (qual è scritto con l'apostrofo, sì senza accento e via dicendo) che rendono talvolta difficile lo scorrimento della lettura.
Ciò detto, e vale per tante altre produzioni, il libro del simpatico e gentilissimo Vanni (conosciuto di persona anni fa al cinema Trevi di Roma) scritto sottoforma di intervista da Andrea Girolami, figlio di Enzo G. Castellari, grande regista del nostro cinema, è davvero denso di spiegazioni, dettagli, aneddoti, curiosità che chiunque ami la settima arte non dovrebbe farsi sfuggire! Massimo Vanni è davvero una sorta di enciclopedia ambulante sul nostro cinema, ma ha partecipato anche a grandissime produzioni internazionali (vedasi il recente House of Gucci) in svariate vesti, quindi il libro è adattissimo anche a chi, come me, ama il cinema a 360°. 
Lo consiglio.


sabato 24 settembre 2022

Libro del giorno: Il Maestro del Terrore.

 

In libreria da alcuni mesi per Nocturno, arriva l'autobiografia del regista Lamberto Bava, attivo sin dagli anni ottanta in diversi generi (soprattutto horror). 
 
Il libro ha un inizio (breve) sull'infanzia e sulla famiglia cinematografca di Lamberto (suo papà era il celebre regista ed effettista Mario Bava) per fiondarsi poi come un treno sulle esperienze che Bava jr. fa nel mondo del cinema dall'epoca sino ai giorni nostri.
 
Il libro non è male: Bava scrive bene, spedito, senza fronzoli; si legge con piacere dall'inizio alla fine, per via del fatto che se lo è effettivamente scritto da solo, quindi è davvero spedito e privo di inutili lungaggini: c'è tutta la carriera del regista e sceneggiatore con dovizia di particolari, aneddoti,  curiosità e fotografie dal set. 
Personalmente parlando lo apprezzo, Dèmoni e Dèmoni 2 sono tra i miei film preferiti e  Bava parla delle pellicole che ha girato con entusiasmo ed energia, forse anche troppa!
Un libro che amerete a patto di non condividere con lui l'entusiasmo che nutre per la saga di Fantaghirò. :)
 

giovedì 8 settembre 2022

Libro del giorno: Un gioco da ragazzi.

 

Bruno Conti. Marazico. 
Il miglior calciatore del torneo iridato del 1982, con buona pace del sommo Pablito Rossi. 
Può da un atleta così venir fuori una autobiografia (scritta con Giammarco Menga per Rizzoli) così e così? Eccome!
 
Conti da Nettuno ripercorre la sua vita privata (soprattutto) e la sua carriera in azzurro e in giallorosso, dopo la parentesi genoana, con le ovvie tappe dello scudetto romanista e del mondiale azzurro. 
 
Diciamocelo subito: quando vedo personaggi sportivi e o dello spettacolo così importanti sfornare autobiografie che a malapena arrivano alle 200 pagine mi pervade subito un senso di negatività: vi sono giornalisti, per dire, che dedicano alla storica partita del Sarria' Italia - Brasile   interi volumi, Bruno che quella partita la giocò se la cava con tre / quattro paginette. Ma si può? Sono tanti, troppi i capitoli sportivi importanti saltati dal fuoriclasse italiano, narrati quasi d'obbligo con fretta e sbrigatività, lasciando un senso di incompiuto sull'intera opera; nessuna parola su Völler, Giannini, Rocca e altri grandi personaggi da lui incrociati! Perché ad esempio non si prendeva con Eriksson? E con Ottavio Bianchi? Tutto viene lasciato in sospeso, senza affondare il colpo. Gli aneddoti narrati, alcuni invero gustosi, si sono già letti sui vari quotidiani o nei cd dedicati alla Roma o alla vittoria dell'Italia a Spagna 82. Molte, troppe parentesi invece sulle fettuccine casarecce o sul tiramisù assaporato tra le mura di casa! 
Resta una lettura piacevole e velocissima (l'ho letto in tre giorni), ma si poteva fare decisamente di più e meglio!
 
 

domenica 4 settembre 2022

Libro del giorno: Caro Pier Paolo.

 

Uscito per la collana "Bloom" di Neri Pozza, uno degli ultimi libri della scrittrice Dacia Maraini dedicati al suo grande amico Pier Paolo Pasolini. 
 
Il libro ha una struttura molto semplice: ogni capitoletto inizia con un "Caro Pierpaolo" e dedica un ricordo, un aneddoto, una riflessione sulla grande amicizia che ha legato la scrittrice al poeta italiano tragicamente ucciso nel 1975 da mani ignote.

Il volume, agile, scorrevole e scritto con la solita eleganza dalla scrittrice di Firenze (ma come si sa ha abitato in Giappone negli anni dell'infanzia) mostra davvero notevoli racconti, qualche volta amari, altri sorprendenti, taluni persino divertenti: la Maraini non è invadente con la figura del celebre scrittore / regista / poeta, nonostante sia probabilmente l'unica che potrebbe permettersi riflessioni e approfondimenti più ipotetici e verosimili su Pasolini. Invece è rispettosa, dubbiosa, delicata. Dai tanti racconti emerge comunque un uomo in grado ancora di sorprenderci e di farci discutere di alcune sue prese di posizione (sull'aborto, sul ruolo della polizia) senza pretesa alcuna di Verità. 
Nonostante questo, talvolta il ricorso al verbo ricordare ("Ti ricordi?") risulta stucchevole, visto il gran numero di volte in cui viene utilizzato, e anche certi passi ricavati da sogni sul poeta che la Maraini ha fatto possono magari avere effetti stranianti, così come il fatto che ricordi, ricorsi e sogni non sono cronologicamente ordinati, ma sono quisquilie. Il volume resta imperdibile per chiunque conosca Pier Paolo Pasolini o solo ne abbia sentito parlare e ha ora voglia di approfondire un po' la figura (soprattutto) umana dell'artista friulano. 
In ultima analisi: la Maraini cita personaggi, luoghi, eventi. Non sarebbe stato male mettere un'appendice con foto e memorabilie. 
Chissà perché ha deciso di non farlo! Avrei dovuto chiederglielo. 



giovedì 25 agosto 2022

Libro del giorno: Dracula Signore del Tempo.

 

Scritto dal britannico Brian Aldiss una trentina di anni fa e dato alle stampe da Editrice Nord per il nostro paese, Dracula Signore del Tempo è un concentrato pieno di cose assai fantasiose. 
Ma funzionano? 
Trama!
 
Ai giorni nostri il coraggioso miliardario Joe Bodenland si imbatte grazie a un amico archeologo in un cadavere che sembra appartenere allo stesso periodo geologico dei dinosauri! Sarà solo l'inizio di una lunga corsa nel tempo alle prese con zombi, vampiri e addirittura Dracula, qui capace di spostarsi nel tempo e di duellare contro colui che la Storia definì erroneamente il suo creatore narrativo, Bram Stoker, in realtà vera nemesi del vampiro! 
 
Cominciamo col dire che ho acquistato questo volume (su E-Bay lo trovate a pochi soldi)  fondamentalmente per due motivi: il fascino che hanno su di me praticamente tutti i prodotti dedicati al non morto più famoso della storia e le recensioni tutte più o meno positive che avevo trovato facendo in giro in Rete! In realtà il romanzo mi ha un pochino deluso: protagonisti poco tratteggiati e che sembrano spuntar fuori da una puntata di Walker Texas Ranger, assurdità assortite verso le quali non sempre la sospensione di incredulità riesce a funzionare, e la troppa carne al fuoco che un libro di appena 200 pagine prova a contenere. Dracula appare quasi alla metà del volume e non è malaccio, ma è il contorno a funzionare così e così, secondo me. 
Proverò a cercare altro dello scrittore scomparso pochi anni fa, questo non ha fatto per me. 

lunedì 15 agosto 2022

Libro del giorno: Incubi & deliri.

 

Pubblicato originariamante nel 1993, da noi per la Sperling & Kupfer l'anno seguente, questo tomo di racconti (ben 25) da parte del grande Stephen King, si presta a svariate e controverse riflessioni. 
 
Cominciamo col dire che chi scrive non ama eccessivamente i racconti (brevi o medi) del Re del Brivido statunitense, questo non ha fatto eccezione: ho trovato alcuni racconti scialbi, altri tirati un po' per le lunghe, altri invece carini. Nulla però che mi abbia fatto gridare al capolavoro. Sempre questione di gusti, s'intende! 
 Il mio preferito è stato "Il volatore notturno", quarto del libro, da cui Mark Pavia trasse un bel film nel 1997 con Miguel Ferrer nei panni del cinico reporter di nera Richard Dees col suo titolo originale "The Night Flyer", arrivando però a superare il racconto scritto: film sottostimato, per quanto mi riguarda. 
I racconti sono vari e  toccano un pochino tutti i generi cari a King, senza però instillare davvero l'inquietudine e la paura promessa dal titolo; certamente ci troviamo di fronte a uno dei più grandi scrittori della nostra epoca, quindi ogni storia si lascia leggere grazie a stili ingengnosamente mutevoli, a dialoghi sempre brillanti e personaggi talvolta buffi e carateristici. 
Alla fine della giostra, tuttavia, devo ammettere di aver fatto fatica ad arrivare alla fine.

sabato 25 giugno 2022

Libro del giorno: Mordi e fuggi - il romanzo delle BR.

 

Per la Baldini + Castoldi Alessandro Bertante manda in stampa "Mordi e fuggi", candidato al Premio Strega 2022, la storia romanzata di un giovane borghese che decide di entrare nelle Brigate Rosse, agli inizi degli anni settanta.

La trama!
Alberto è un giovane di Sinistra  proveniente da una famiglia borghese di Milano: dapprima inizia a distribuire volantini propagandistici, a partecipare a collettivi, riunioni, scambi socio culturali con altri comunisti, ma ben presto si rende conto che tutto ciò non gli è sufficiente, decidendosi così per il "gran passo": entrare in clandestinità per divenire un brigatista a tutti gli effetti. 
Le cose non saranno però tutte come si era immaginato...

D'accordo: come ha scritto più d'uno all'interno di questo romanzo breve (circa 200 pagine) non vi sono chissà quali scoperte emozionanti sul terrorismo o novità mai narrate sugli Anni di Piombo: beh, chissene importa! Il libro è bello: si empatizza col giovane protagonista subito, già dalle prime pagine, lo si segue con alterne simpatie per tutta la durata della sua esperienza, facendo delle riflessioni e traendo spunti sul perché e sul percome; alla fine le cose saranno piuttosto "soft" ma più probabili di tanti racconti ipertrofici. E poi chiariamo: sul durante e sul dopo terrorismo è stato detto, girato e scritto moltissimo! Sul "prima", sulle ragioni cioè che potevano spingere un ventenne senza tanti problemi esistenziali ad abbracciare una scelta così radicale poco, molto poco. Bertante non gira a vuoto, è crudo ed esplicito quando deve, ha la capacità di spennellare un personaggio, anche minore, con pochi colpi di pennello, e questo è sempre un pregio, specie per chi vuole iniziare a scrivere e ritiene che occorra fare solo come Stephen King. 
Bertante è bravo e questo "Mordi e fuggi" molto interessante. 
Candidatura per il Premio Strega strameritata.
Per chi ritiene che non vi siano oggi autori italiani contemporanei da esporre sugli scaffali delle proprie librerie, eccovi serviti. 
 

domenica 12 giugno 2022

Libro del giorno: Donnie Brasco.

 

Nuova edizione, leggermente aggiornata, dedicata al celebre poliziotto dell'FBI Joe Pistone, aka "Donnie Brasco", che dall'interno, come infiltrato, negli anni settanta riuscì a far cadere diverse famiglie mafiose americane.

Il libro è scritto in prima persona da Pistone stesso, aiutato da un giornalista, che rievoca non solo i giorni da infiltrato mafioso ma anche i vari processi che il suo lavoro porterà tra le varie famiglie criminali. 
Il volume, edito da Mondadori, è certamente interessante, tuttavia lascia perplessi la maniera in cui si è deciso di portarlo a termine: talvolta non è cronologico, non troverete quindi un'esaustiva cronaca dei giorni sotto copertura con l'identità di "Donnie Brasco", portato sullo schermo nel 1997 da Mike Newell con Jonny Depp nei panni del Nostro, ma salterà spesso di palo in frasca ora con gli aggiornamenti sui vari processi, ora con le informazioni sui vari mafiosi etc. con possibilità di avere  un po' di confusione nella testa. Pistone stesso, oggi più che ottantenne, si dimostra americano duro e puro: si vede che gli piace raccontare di com'era impavido e roccioso, di come niente lo spaventasse etc.
Così e così.

domenica 22 maggio 2022

Libro del giorno: Cyrano de Bergerac.

 

 È giusto mettere "Cyrano de Bergerac" sotto la voce "Libro del giorno" in questo blog? Mica tanto!
L'opera del francese Edmond Rostand, infatti, nasce come testo per il teatro nel 1897 (prima pubblicazione) e non come racconto, romanzo o altro! 
Ma andiamo con ordine...

Trama!
Il guascone Cyrano de Bergerac (abile spadaccino, dissacrante cittadino, impareggiabile poeta e avventuriero a tutto tondo) si innamora di sua cugina Rossana, bellissima cortigiana che crede però di amare a sua volta un cadetto, Cristiano. Cyrano ha un naso terribilmente ridicolo e, con la sua parlantina sciolta con la quale ama mettere alla berlina potenti e prepotenti, si è circondato di nemici. Tra equivoci, drammi e risate si dipanerà l'intera vicenda in un ciclo di qualche anno.
 
Ora: dopo oltre un secolo dalla prima messa in scena, si può ancora ridere e commuovere di fronte a un simile personaggio? La risposta è sì, eccome se si può. Il testo è così scorrevole che pare di leggere un romanzo, lo finirete nel giro di un paio di giorni, vi appassionerete alla figura un po' tragica, un po' eroica e un po' comica dello spadaccino dal grande naso, burbero che sogna però la giustizia e un amore impossibile. Portato a teatro ancora oggi (in Italia ne trasse una pièce  persino Gigi Proietti negli anni ottanta) e sporadicamente apparso sul grande schermo (Depardieu ne è stato eccellente interprete), Cyrano ha stregato tutti i grandi della musica e dell'Arte in generale (indimenticabile il capolavoro che gli ha dedicato Francesci Guccini in "D'amore di morte e di altre sciocchezze") segno del tutto evidente dello spessore del personaggio (realmente esistito anni prima la scrittura di Rostand) e dell'opera che lo vede protagonista. 
Vogliatevi bene e mettetelo nella vostra libreria.
Non ve ne pentirete!


mercoledì 4 maggio 2022

Libro del giorno: Tre cene.

 

Ultima, ennesima fatica letteraria per l'ex cantautore Francesco Guccini, con questo nostalgico racconto dedicato a tre passaggi temporali pavanesi (Giunti, 2021).

Il libro, infatti, si snoda attraverso tre incontri conviviali che un gruppo di amici pavanesi (da Pavana, luogo di origine del Maestrone) effettuano col trascorrere degli anni, permettendo ai vari personaggi di raccontare vicende, aneddoti e ricordi. 

A parte il primo racconto, ambientato negli anni trenta (per altro l'unico non originale presente nel volume) gli altri non mi hanno convinto granchè. Il libro, seppur piacevole e infarcito di parole desuete e originali, risulta un pochino stucchevole sulle vicende dei personaggi, alcuni non particolarmente simpatici, e sull'obiettivo che lo scrittore modenese intendeva raggiungere. 
Forse, anzi sicuramente, non l'ho capito io. Guccini è stato a mio parare un cantautore impareggiabile, ma come romanziere non lo trovo particolarmente dotato.

venerdì 29 aprile 2022

Libro del giorno: L'archivio del Diavolo.

 

Sequel del romanzo pubblicato per Guanda nel 2018, Il signor Diavolo, sempre per mano del regista / scrittore Pupi Avati. 
Questo, dato alle stampe nel 2020 e scritto durante il lockdown, rivede in scena alcuni dei personaggi originari, lo trovate in libreria per Solferino Editore. 
 
La trama!
Chi è l'archivista che se ne sta rinchiuso nel suo archivio sotterraneo e che somiglia in maniera inquietante al Furio Momentè del precedente capitolo? Chi ha commesso un terribile omicidio che odora di zolfo? Chi è la giovane maestra Silvana? Il terrore ritorna a Lio Piccolo, paesino veneto dove il Male sembra proprio aver messo radici!

Avati torna nel Polesine per tentare di dare un approfondimento agli avvenimenti diabolici accaduti nel primo capitolo: i personaggi sono di più, gli intrighi solitamente orchestrati con piglio di classe: una scrittura avvolgente, davvero difficile da abbandonare una volta iniziato! Anche in questo secondo capitolo non tutto ha una semplicità di comprensione, ma alcuni villain di Avati sono orridi, descritti magistralmente come sordidi depravati legati al Potere e all'inganno. Probabilmente ci si aspetta altro leggendo questo romanzo, forse un gradino sotto al precedente, ma posso assicurare che il piacere di leggere Avati c'è sempre e, come per le sue opere del passato, ne vale davvero la pena.
Viste alcune questioni qui riportate, collegate Al signor Diavolo e ad altre create ex novo per questo capitolo, non mi sento di escludere un terzo libro sulle vicende del Maligno. 
Ne varrebbe davvero la pena. 
 
 

mercoledì 13 aprile 2022

Libro del giorno: Jack lo Squartatore - la vera storia.

 

Scritto da Paul Begg, considerato uno dei più influenti conoscitori del triste caso del serial killer, che terrorizzò una malfamata zona di Londra nell'epoca vittoriana (da metà 1800 a inizio del '900), ovvero Jack lo Squartatore, uccisore di povere prostitute che la maggior parte delle volte non avevano neppure un tetto in cui nascondersi. La vicenda è arcinota: Jack non verrà mai preso e ancora oggi si fanno nomi, ipotesi, si tracciano identikit più o meno strampalati; sulla vicenda vi sono film, fumetti, serial tv, programmi televisivi e saggi, come questo, tra i più recenti.

Che dire? Non mi ha colpito granché. Si vede che il buon Egg si muove in un terreno a lui congeniale, ma questo probabilmente è anche il suo limite. Il libro si impantana spesso in nomi, succursali di personaggi che non hanno grande valore per la storia, insistito tratteggio sulle condizioni (al limite del disumano) che la zona di Whitechapel (ovest del centro storico della città) riservava all'epoca, tratteggiata in modo che divenga una specie di "personaggio" all'interno della storia, ma di fatto dopo pagine e pagine non si arriva al punto e si finisce per sbadigliare.
Peccato! La vicenda ha ancora un suo oscuro "fascino", come tutte quelle senza soluzione, e l'epoca in cui si svolsero i fatti è dannatamente accattivante... solo che non basta la conoscenza delle cose né una buona scrittura per avvincere un lettore.
Nel mio caso non vi è riuscito!   

mercoledì 23 febbraio 2022

Libro del giorno: Siamo tutti Boris

 

Scritto da Gianluca Cherubini e Marco Ercole, per la Bibliotheka Edizioni, il libro verte su... indovinate un po'? La serie italiana andata in onda per 3 stagioni (più un film) intitolata "Boris".
 
Conoscete tutti Boris, non è così? Serie comica che narra la vicenda di una troupe di cialtroni che lavora con attori agghiaccianti per una fiction merdosa! Ecco, il libro sviscera tutto, ma proprio tutto quel che c'è da sapere su questo capolavoro di fiction.
 
Davvero, non mi dilungherò eccessivamente su Boris perché se non lo conoscete siete persone piene di problemi, limitandomi a curiosare un po' sul libro: Cherubini ed Ercole non sono nuovi a operazioni di questo genere, hanno scritto altri volumi su cult del cinema comico nostrano, mostrando evidenti doti narrative e di costruzione di libri sull'argomento; in questo caso, forse, il problema risiede proprio nel fatto che i due sono molto, ma molto fanatici della serie tv, non riuscendo a tenere a bada una certa incontinenza di superlativi e smancerosi complimenti nei confronti di tutto ciò che trattano nell'occasione: non si contano le volte in cui utilizzano la parola "geniale", "capolavoro" e "perfezione" in quello che è senza ombra di dubbio uno dei migliori prodotti mai realizzati per il nostro Paese, ma che non è immune da difetti o critiche (si veda a mio avviso la terza stagione non certo all'altezza delle precedenti). Insomma male non avrebbe fatto una critica più distaccata e obiettiva, che potesse gettare una luce maggiormente approfondita anche per quei pochi che non conoscessero la serie tv!
Le varie interviste non sono particolarmente lunghe o approfondite, anche e soprattutto per via del fatto che il volume è stato realizzato ancora, purtroppo, in piena crisi pandemica, ma in grado comunque di appagare diverse curiosità attorno alla lavorazione di Boris; toccante, per ultima, la sezione dedicata ai ricordi per Mattia Torre da parte di amici e colleghi, uno dei creatori della serie, purtroppo prematuramente scomparso nel 2019.  
Per concludere, insomma, questo libro ha principalmente un pregio e principalmente un difetto: il pregio è di essere scritto da due veri fans di Boris, lo si vede e si capisce come questo trasporto sia sincero.
Il difetto maggiore sta nel fatto di essere scritto da due veri fans di Boris...
 
  
 

mercoledì 9 febbraio 2022

I fumetti (in ritardo o in anticipo?) del venerdì: Jesus!

 

Più o meno dagli stessi autori del crepuscolare "Judas", i fratelli Missaglia (Vladimiro, disegnatore ed Ennio, sceneggiatore) alle prese con un altro western, sempre originale nei suoi protagonisti: stavolta narra le vicende di un bianco cresciuto dagli indiani, Jesus appunto, che seppur solitario e duro come la pietra è schierato con la Legge  contro ogni ingiustizia.

 Uscito alla fine degli anni settanta per le edizioni Geis, sempre di Renzo Barbieri, consta di 27 apisodi, tra serie regolare e un paio di speciali, ristampata brevemente nel 1990 con nuove cover e il titolo modificato in "Colt", dove si vede evidente il grattare sul lettering per modificare il nome del protagonista.
Si potrebbe fare per questo personaggio lo stesso discorso intrapreso per "Judas", tra pregi e difetti. I cattivoni sono spietati e crudeli, ma nomi a parte non hanno una grandissima profondità e originalità nei piani e nelle caratteristiche, a differenza dei pellerossa, più sfaccettati; a fare la differenza è proprio lui, il biondo capellone Jesus, che ha carattere e una certa dose di carisma: è acrobatico, deciso e duro quanto basta. 
Un fumetto sicuramente da recuperare,  grazie alla sua collana originale, che si può acquisire senza rinunciare a un rene oppure optare per la recentissima ristampa delle Edizioni IF, che come nella loro tradizione stanno ristampando il fumetto due albi alla volta (vedi foto foto dalla mia collezione). Fa tenerezza vedere i crediti di Jesus realizzati a mano, oggi che si usa Phortoshop anche per tirare una riga dritta, testimonianza di un'epoca che non esiste più.
Non un capolavoro in senso stretto, ma di certo erano personaggi studiati e pubblicati per fare presa sul pubblico, senza tanti fronzoli o inutili spiegoni.  
Gli sono affezionato.


domenica 6 febbraio 2022

Libro del giorno: Il Francese.

 

Ultima fatica letteraria di Massimo Carlotto, stavolta con protagonista un macrò. 
Mondadori, 2022.
 
La trama:
Toni Zanchetta, meglio conosciuto come "il Francese"per i suoi modi talvolta raffinati, gestisce una casa di appuntamenti ben avviata.
Tutto crolla però quando Claire, una delle sue protette, scompare nel nulla.  Il Francese è il primo sospettato dalla polizia, visto anche il fatto che nessuno ha speranze di ritrovare viva la ragazza, e lui è stato l'ultimo ad averla vista viva...

Cominciamo dall'aspetto più importante: Carlotto ha il dannato talento di farti piacere reietti, criminali e uomini perlomeno discutibili che dipinge nei suoi libri: sai che sono brutti, sporchi e cattivi, eppure fin dalla prima pagina incominci a fare il tifo per loro e a sperare che la facciano franca.
Zanchetta non è un abietto come Giorgio Pellegrini ("Arrivederci amore, ciao"), eppure fa uno dei mestieri più odiosi, se vogliamo, della terra. Nonostante ciò non puoi detestare il personaggio, anzi. Man mano che il meccanismo procede, speri che in qualche modo ne venga fuori illeso.
Questo è il talento dei grandi scrittori di noir, e indubbiamente Massimo Carlotto è uno dei migliori.
Non ha importanza che l'intreccio funzioni o meno, che vi siano molti colpi di scena o che il tutto regga e funzioni: la qualità principale delle storie dello scrittore padovano sta nell'irresistibile fascino dei personaggi, nelle situazioni veloci e scattanti, nei dialoghi azzeccati. 
Il Francese è una storia dura, viscerale, eppure non si indugia mai nei particolari crudi, non si esagera; equilibrio certamente acquisito in tanti anni di carriera. 
Insomma, Carlotto ha fatto centro un'altra volta, narrando una storia senza pesantezze, senza giri a vuoto e priva di voli pindarici. 
Tranquillamente coniugabile in un film anche questa. 

 
 

domenica 30 gennaio 2022

I fumetti (in ritardo) del venerdì: Zagor contro Hellingen, terrore dal sesto pianeta.

 

Terzo albo per la raccolta di tutte le storie di Zagor che vedono lo Spirito con la Scure affrontare la sua peggior nemesi, il professor Hellingen, che la Sergio Bonelli sta ristampando ion una mini collana da fumetteria, questa tappa racconta le vicissitudini di Zagor sul monte Naatani, dove l'odioso criminale sta addirittura organizzando un'invasione aliena...
 
 La trama! 
Ormai prigioniero delle autorità, Hellingen è rinchiuso da tempo in un isolato forte, dove sta per ricevere la visita del colonnello Perry, vecchio amico di Zagor, che proprio da lui e Cico si farà accompagnare scoprendo non solo che il pazzo è scappato causando una strage, ma che si è alleato con gli akkroniani, alieni che intendono fare prigionieri gli esseri umani per trasportarli sul loro pianeta. 
La lotta sembra impossibile, visto il fatto che questi esseri sembrano immuni alle armi terrestri.
Ma forse c'è un vecchio rimedio...

Diciamolo subito: io non amo particolarmente la fantascienza e non considero Hellingen più di altri villain apparsi sulla collana di Zagor, come il vampiro Rakosi, per esempio; aggiungeteci il fatto che la sceneggiatura di Guido Nolitta sembra procedere a sprazzi, alle volte verbosa e indecisa su che strada prendere, altre spedita e convincente, e i disegni di Gallieno Ferri particolarmente tirati via (tanto che le ultime tavole vennero finite da Franco Bignotti) e avrete quella che a parer mio non è certo la miglior storia del personaggio; importante sì, però, visto che si tratta (se escludiamo una tavola ironica con Zagor che si scontra con Tarzan sulle liane e qualche speciale di Cico), dell'ultima storia scritta da Nolitta per la sua creatura (1980).
 

domenica 23 gennaio 2022

Libro del giorno: Tutto su di me.

 

In occasione della triste pandemia che stiamo vivendo, durante il primo lookdown, il regista, attore e cabarettista Mel Brooks si cimenta in un'ampia autobiografia (più di 500 pagine) arrivata anche in Italia grazie alla Nave di Teseo, che sta pubblicando davvero cose molto interessanti. 
 
Melvin Kaminsky (vero nome di Mel Brooks) scrive un libro assai particolare: si tratta a tutti gli effetti di una rivisitazione della sua carriera (come regista, da attore per altri non rivisita praticamente nulla) che sorvola decisamente sulla vita personale, a parte qualche veloce accenno e un lungo preambolo sulla seconda guerra mondiale cui ha partecipato.
 
Questa scelta non sempre coerente produce comunque un corposo volume: il comico ripercorre gli inizi come scrittore per programmi tv comici, la regia e le produzioni con la sua casa di produzione, sorvolando appunto sulle note personali. L'impressione è di un libro non sempre omogeneo, nel quale il Nostro tiene a far sapere che anche a 95 anni suonati (Mel Brooks è del '26) rimane un istrionico intrattenitore. Non tutti i racconti sono riusciti e a tratti, specie verso la fine, il racconto sembra stancarsi e tirarsi un po' via (a "Dracula morto e contento", di fatto la sua ultima fatica cinematografica, dedica pochissime pagine) riprendendosi quando rivive i giorni del musical "The producers", un successo mondiale.
Forse era lecito aspettarsi qualcosa di più, ma è comunque consigliato a chi ama questo artista ed è interessato prevalentemente alla sua vita pubblica.
Senza dimenticare che rimane un libro scritto da una persona molto anziana. 

domenica 2 gennaio 2022

Su Instagram.


 Amici, da qualche tempo sono sulla piattaforma Instagram, dove posterò materiale leggermente diverso dai soliti post su Facebook.
Per chi volesse può trovarmi qui:
L'unico mio account con questo social è solo quello che mostra il mio ritratto, realizzato da Fatih Matto, che vedete sotto (in bianco e nero).
Ne approfitto per comunicare che il vecchio blog, "La penultima matita", non è più attivo da oggi.
Grazie a tutti!
Francesco. 


sabato 1 gennaio 2022

I fumetti del venerdì: "Zagor. Supermike!"

 

Uscito nel 1975 per gli albi Zenith, che propongono mensilmente le vicende dello Spirito con la Scure per la Sergio Bonelli Editore (rispettivamente gli albi originali si intitolavano L'avventuriero, Zagor contro Supermike e La settima sfida), la casa editrice milanese ripropone questa classica storia di Zagor in una strenna da collezione, ormai abituale per i suoi lettori.

La trama!
Durante un viaggio in diligenza, Zagor e Cico si imbattono in uno strano tipo, Mike Gordon, arrivato dalla città e in grado di riuscire perfettamente in ogni attività decida di cimentarsi, suscitando immediatamente le antipatie del Re di Darkwood: lo scontro non tarda ad arrivare, e una volta umiliato da Zagor, Mike Gordon, ormai divenuto "Supermike", una sorta di antitesi all'eroe di rosso vestito, si mette in testa di spodestarlo da Darkwood per vendicarsi. 
Ne vedremo delle belle.  

Entrata di diritto nella cosiddetta "Golden age zagoriana", periodo irripetibile nel quale Guido Nolitta sforna una storia migliore dell'altra, in pieno seventies, questa vicenda mostra una prima parte strepitosa, con disegni perfetti di Ferri, che formava con Nolitta una delle migliori coppie "a fumetti" di sempre, raccontando un viaggio che più western non si può, il quale giunge con la lentezza magnifica dello sceneggiatore a conoscere questo giovanotto dai capelli impossibili e l'antipatia innata (in un'intervista proprio Bonelli ammise di preferire però Supermike persino a Zagor, in fatto di simpatia, e noi ci permettiamo di stupirci appieno) fino a giungere a una seconda parte totalmente diversa, dove l'amore per i comics americani prende il sopravvento, divenendo improbabile e irreale, ma non è tanto interessante quello che ci viene raccontato, bensì come: un po' quel che accade coi raccontatori di barzellette. Se si è bravi, pure una freddura sciocca può far ridere.
Forse non è quel capolavoro che molti zagoriani ritengono che sia, ma una delle più godibili avventure del nostro senz'altro. 
Curioso che in questi volumi cartonati la Bonelli abbia deciso di mutare i titoli originari: non più "Zagor contro il vampiro" o "contro Supermike" ma tagliati, più semplici. 
Chissà perché.
Da notare che il cognome "Gordon" era stato utilizzato come pseudonimo da Zagor per celare la sua identità ad Albert Parkman, capo spedizione nella storia contro il vampiro, uscita pochi anni prima. 
Da evitare come la peste il sequel di questa storia, scritta da Alfredo Castelli e data alle stampe nel 1984.