Amici che mi seguono.

giovedì 31 ottobre 2019

Un Mauro Laurenti per amico!

Sono amico ed estimatore del disegnatore Mauro Laurenti (Donna Blu, Zagor, Dampyr, Tex) da molto tempo.
Questa caricatura l'ho fatta in occasione del suo recente compleanno!

mercoledì 30 ottobre 2019

L'occhio del cinema: Le cinque giornate.

Sin qui unico film non di genere horror / thriller girato da Dario Argento nel 1973, questo "Le cinque giornate", ispirato a un fatto realmente accaduto nel 1848, allorché la ribellione dei milanesi, allora Milano era la capitale del regno lombardo veneto, contro gli oppressori autriaci, generò una serie di conseguenze che portarono a una (prima) guerra di indipendenza italiana. Questa pellicola, in realtà, è stata girata prevalentemente a Pavia, e di Milano c'è ben poco.

Il film di Dario è veloce, divertente, ben costruito: uno dei suoi migliori, a parere di chi scrive. Tra gli interpreti vi sono Adriano Celentano, Marilù Tolo ed Enzo Cerusico.
Va recuperato assolutamente.

Nella foto di scena il protagonista, Celentano (che interpreta Meo Cainazzo) con il regista del film.
Ne parleremo ancora, anche di questo.

martedì 29 ottobre 2019

Libro del giorno: Hammer glamour.

Chi come me ha amato i film della gloriosa casa produttrice britannica "Hammer Film Productions", attiva dal '49 al '79 (prima del cambio di proprietà che, tecnicamente, la tiene in vita ancora oggi), non avrà dimenticato, oltre ai vari mostri cinematografici interpretati da Christopher Lee come "Dracula", "la mummia" o "Frankenstein", neppure le svariate eroine che hanno dato vita, di volta in volta, al ruolo della tenera ragazza insidiata dal Male, oppure le figure demoniache di vampire, streghe e  non morte assortite: Barbara Shelley, Ingrid Pitt, Kate O'Mara, Madeline Smith, Pippa Steele, Yutte Stensgaard, le gemelle Collinson... per rivivere tutte insieme queste splendide figure del gotico britannico non avete che da comprerare questo tomo della Titan Books, con all'interno decine di foto in bianco e nero o a colori delle splendide attrici di un'epoca irripetibile per il cinema horror mondiale.

lunedì 28 ottobre 2019

La ragazza del lunedì: Yra!

Tardo vampire comics del 1980, uscito solamente per 12 numeri, questo Yra (disegnata magistralmente dal maestro veneziano Leone Frollo, probabilmente una delle sue eroine più belle per i testi di Rubino Ventura / Giuseppe Pederiali), vede una giovane e ingenua contadina di nome Yra, cittadina dell'alto Medioevo,  trasformata in una vampira che se la vedrà con streghe, creature mutanti e, addirittura, Dracula in persona!
Le copertine di tutti gli albi furono disegnate da Oliviero Berni, qui non sempre all'altezza della situazione.

Gli albi usciti in edicola:
1  - "Sarai vampira"
2  - "La dolce Geneviève"
3  - "Il matrimonio della vampira"
4  - "Il nido dell'aquila"
5  - "Le dieci orfanelle"
6  - "La testa mozza"
7  - "Cosa c'entra Dracula?"
8  - "Una infernale sete di sangue"
9  - "Belbrut"
10  - "Amati piedi"
11  - "L'uccello di Gengis Khan"
12  - "A Venezia"

Nel disegno postato potete vedere i vari studi che Frollo realizzò per trovare la forma definitiva della sua "Yra", che alla fine uscì con le fattezze dell'ultima in basso a destra.

domenica 27 ottobre 2019

Museo Fran: Eugenio Sicomoro.

Questa settimana ci occupiamo di uno strepitoso disegnatore e illustratore romano, che si firma con lo pseudonimo di "Eugenio Sicomoro": un vero maestro, tra i pochi capace di insegnare davvero.
Incontrato alla presentazione del suo artbook, lo ha impreziosito con questo bellissimo disegno.

sabato 26 ottobre 2019

Al tavolo da lavoro di... un altro mangaka!

Altro aspetto da tenere presente quando ci si siede a un tavolo da disegno è la documentazione: come nello studio in foto essa deve essere varia, abbondante e in grado di essere raggiunta rapidamente e senza sbattimenti!

venerdì 25 ottobre 2019

I fumetti del venerdì: Dylan Dog & Martin Mystere - ultima fermata: l'incubo!

Non sono mai stato un grande appassionato di Dylan Dog (a causa di Groucho Marx, presumibilmente!), pur riconoscendo l'indiscutibile talento di chi vi ha sparso il proprio lavoro, tra scrittura e disegni (L'alba dei morti viventi o Memorie dall'invisibile, per citare le prime due storie che mi vengono in mente, andrebbero utilizzate come esempio di chi vuol cimentarsi in questo mestiere) ma quando uscì questo albo speciale (nel 1990) ne rimasi entusiasta! Si tratta del primo cross over "lungo" di casa Bonelli, con una storia avvincente di Castelli e Sclavi illustrata da Giovanni Freghieri, che narra l'incontro tra i due personaggi investigatori e del perché abbiano vicendevolmente preso alcune abitudini e/o modi di dire dopo la terribile vicenda.

La storia è ben orchestrata, sostanzialmente né Martin né Dylan prendono il sopravvento l'uno sull'altro  (con una piccola preferenza di simpatia per il primo), e il loro incontro e successiva "non frequentazione" mai scivolano nello stucchevole rapporto di amicizia fraterna che si è visto in seguito in tanti altri prodotti; tutto rimane ben bilanciato, credibile e interessante, riuscendo a mettere tanti personaggi in pista (compresi, naturalmente, il già citato Groucho, Java e Diana)  e dando a ognuno un certo rilievo. Il malvagio occultista fa il suo, al resto pensano i bellissimi disegni di Freghieri.
Non all'altezza di questo piccolo gioiello gli altri cross over della casa editrice, a eccezione, forse, del Martin Mystere "robotizzato" che si vede di tanto in tanto negli albi di Nathan Never.
Ristampato in cartonato da pochi giorni, consiglio caldamente l'acquisto di questo lavoro.



giovedì 24 ottobre 2019

Lola Airaghi.

La bravissima disegnatrice Bonelli indegnamente rappresentata da me per una dedica.
Cercate su Facebook o in rete i suoi lavori (Brendon, Morgan Lost e Zagor) per rifarvi gli occhi!

mercoledì 23 ottobre 2019

L'occhio del Cinema: Steven Spielberg e lo squalo tigre!

Buongiorno.
Sul set de "Lo squalo", 1975, venne impiegato un vero squalo tigre (anche se morto!) nella scena del presunto ritrovamento della bestia che aveva ucciso la nuotatrice e il bambino.
La carcassa dell'animale pescato rimase sul set per diverse ore, andando rapidamente in putrefazione e spargendo odori nauseabondi tutto intorno, creando non pochi disagi agli attori e alla troupe.
Nella scena, ecco il regista accanto all'improvvisata comparsa.

martedì 22 ottobre 2019

Libro del giorno: L'esorcista.

Scritto nel 1971 da William Peter Blatty, la storia narra le disavventure di una giovanissima ragazza che viene posseduta dal demone Pazuzu, che la costringe a cambiare personalità e a scagliarsi violentemente contro chiunque tenti di aiutarla, ivi compresa sua madre, un'attrice, e i due sacerdoti che vengono chiamati in soccorso quando la scienza "ufficiale" fallisce.

Studente all'università, Blatty ascoltò casualmente una terribile storia di possessione demoniaca avvenuta nel Maryland ai danni di un ragazzo luterano, che sarebbe stato quindi esorcizzato da San Michele in persona, entrato nel suo corpo per combattere lo spirito maligno.
Non si sa molto su questa faccenda, se non che potrebbe essere stata l'atroce burla di un ragazzo in cerca di attenzioni, ma Blatty la ritenne comunque valida per la storia che aveva intenzione di scrivere: il romanzo, al netto di tutto, è bellissimo. Serrato, "blasfemo", realmente spaventoso. Personalmente parlando l'ho trovato più inquietante del pur eccezionale film che William Friedkin gli dedicherà un paio di anni più tardi, lo stesso scrittore ne svilupperà il seguito e dirigerà personalmente il non disprezzabile film "L'esorcista 3", nel 1990.
Al momento dell'uscita in libreria, però, il romanzo non ottenne alcun successo, e pochi erano coloro disposti a offrire visibilità a una storia tanto delicata, siamo pur sempre nel 1971! Blatty dovrà ricorrere a una forzatura: invitato in radio per parlare d'altro, ne approfitterà, quasi strappando il microfono dalle mani del conduttore, per dire tutto quel che poteva su "L'esorcista", stimolando così la fantasia e la curiosità dei lettori, che finalmente si decideranno a dargli una chance... chissà come sarebbe finita, altrimenti!
Lo metto sul podio dei romanzi horror più belli, anche se a un celebre lettore, Stephen King, come spiegato in "Danse macabre" (1981) , non è piaciuto affatto.
Che altro dire? Ristampato anche da Fazi una decina di anni fa, prendetelo e leggetelo.
Non ve ne pentirete!

lunedì 21 ottobre 2019

La ragazza del lunedì: Miwa 2!

Ho capito, ho capito, tutto è più che eloquente!
La bella e sfuggente alleata di Hiroshi Shiba in "Jeeg Robot D'Acciaio" è stata la più vista sul blog.
Eccola, dunque, ritornare ancora più sexy!

Per i credits di questa illustrazione resto a disposizione non conoscendone l'autore.

domenica 20 ottobre 2019

Museo Fran: Emanuele Manfredi.

Non so se ricordate "2700", fumetto "techno fantasy" uscito in edicola una ventina di anni fa; c'erano giovani autori che avrebbero fatto strada tra le italiche nuvole parlanti: tra essi Manfredi Toraldo, Ugo Verdi, Mara Aghem, Tiziano Scanu e altri.
Il personaggio di Ariel, uno dei protagonisti, che vedete nel disegno della mia collezione è opera di Emanuele Manfredi, fattomi in occasione di un vecchio Expocartoon!

sabato 19 ottobre 2019

Al tavolo da lavoro di... un mangaka!

Il mangaka altri non è che un disegnatore di fumetti (manga, appunto) giapponese.
Abituati a ritmi di lavoro spesso serratissimi, i tavoli di un mangaka hanno tutto ciò che serve per non perdere tempo: l'esempio sopra è lampante! C'è tutto a poca distanza, facilmente raggiungibile anche se la salute dice che occorrerebbe sempre fare delle pause e delle passeggiate tra un'ora di lavoro e l'altra.
Disegnare fumetti, però, è un duro lavoro che richiede anche un buon fisico! :D

venerdì 18 ottobre 2019

I fumetti del venerdì: Mister No - i cangaceiros

Eccolo qui.
Uscito da poco in libreria e fumetteria, questo volume della Sergio Bonelli Editore ripresenta al pubblico due storie del pilota americano trapiantato in Brasile negli anni cinquanta, nello specifico una delle primissime (numeri 3, 4 e 5 intitolati rispettivamente "L'ultimo Cangaceiro", "Morte nel Sertão" e "La vendetta del gringo", autunno del 1975) insieme a "Il re del Sertão", speciale uscito originariamente nel 1988, sempre per i testi di Guido Nolitta, quest'ultimo già ristampato in cartonato qualche anno fa per i tipi della Comma 22 Editore.
Che dire? Se conoscete l'antieroe di Nolitta queste storie le avrete nel cuore già da tempo, specialmente la prima, disegnata dal compianto Franco Bignotti (maestro di Claudio Villa)... se invece non lo siete... beh, la storia di Mister No, Miranda e Capitão Corisco merita qualche parola!

Raggirato da tre loschi farabutti, Jerry Drake si unisce a un giovanotto che sta ricostituendo i cangaceiros, combattenti del nordest del Brasile per ribellarsi al colonnello Fonseca, spietato militare che impone la sua legge criminale a tutti gli abitanti del Sertão. I cangaceiros sono controversi guerrieri realmente esistiti, visti ora come romantici ribelli, ora come banditi senza onore. Mister No, prima piuttosto scettico nei confronti di questa battaglia condotta senza avere le armi pari, poi via via più convinto e infine determinato ad aiutare Corisco e i suoi, troverà drammi, colpi di scena e tradimenti sulla strada che lo porterà, finalmente, a confrontarsi con l'arrogante Fonseca in persona!
Non vi dirò di più. Se non vi siete commossi nella scena finale, se Guido Nolitta non è il vostro sceneggiatore italiano preferito e se non trovate questa storia una delle più belle del pilota, allora questo brossurato non fa per voi (in calce c'è una gradevolissima avventura sempre con i cangaceiros di mezzo, stavolta illustrata da Roberto Diso).
In ultima analisi: ho letto spesso sui forum dedicati allo scanzonato pilota perplessità su questa lunga avventura, dettata da non so bene cosa... se non è questa una delle più belle, drammatiche e commoventi storie di Mister No, quale lo è?

giovedì 17 ottobre 2019

Ironsword - la trilogia (1989-2014)

Uscito nel 2014 in tre versioni, questo tomo racchiude le storie di Ironsword uscite rispettivamente nel 2003 ("La Ballata del Cammino Lontano"), nel 2006 ("Un giullare non ride mai") e nel 2011 ("Testamento ipocrita di un guerriero"), romanzi di cui, magari, parlerò più avanti singolarmente.
Qui vorrei soffermarmi sul lavoro che rende per me speciale davvero questa raccolta: l'introduzione di Vittorio Sossi e la copertina, magnifica, realizzata da Joevito Nuccio, che praticamente mai lascia le storie di Zagor, lo ha fatto per me e per il mio personaggio, cosa che non dimenticherò facilmente!
Il tempo corre: tra pochi mesi, infatti, lasciato al traguardo il venticinquennale, la Grande Morte Bianca correrà verso i 31 anni, anche se non escono sue storie a fumetti da oltre un anno.   


mercoledì 16 ottobre 2019

L'occhio del cinema: Lo squalo.

Adoro questo film di Steven Spielberg uscito nel 1975.
Mi piacciono tutte le pellicole sugli squali, a eccezione di quelle della Asylum.
Nella foto la riproduzione meccanica del pescecane (ve ne sono 3 versioni diverse, utilizzate nella pellicola) viene portata sul set, che all'epoca era puro oceano.
A differenza di quel che si racconta, non fu un'idea di Spielberg (né degli sceneggiatori) caricare di suspence la trama evitando di far vedere il pesce a inizio film, ma solamente un fatto tecnico: la sceneggiatura prevedeva, infatti, con tanto di storyboard  già realizzato, che la prima ragazza sbranata, proprio dopo i titoli di testa, venisse azzannata alle gambe con il muso della bestia che saliva dall'alto, ben visibile, ma questo tipo di scena non poté realizzarsi a causa della rottura del primo squalo meccanico, quello più lungo e strutturato. Il regista usò in seguito solamente le restanti due riproduzioni.
Il film si basa sul romanzo di Peter Benchley, che fa anche una comparsata nelle vesti del reporter in spiaggia, romanzo che mostra molte differenze con il girato: libro sufficiente e nulla di più, a differenza del capolavoro realizzato dalla Universal.

martedì 15 ottobre 2019

Libro del giorno: Lo hobbit.

Uscito nel 1937 dalla penna immensa di John R. R. Tolkien e sottotitolato "Andata e ritorno", questo gioiello del fantasy, anticipatore del seminale "Il Signore degli Anelli", uscito quasi 20 anni dopo con atmosfere assai più "adulte" di questo romanzo per ragazzi, narra le vicende de lo hobbit Bilbo Baggins, che come molti della sua razza è allegro, di buon cuore, pigro e pauroso: solo l'incontro con lo stregone Gandalf lo spingerà fuori dalla sua casa per unirsi a una squadra di 13 nani, capitanati da Thorin Scudodiquercia, unici sopravvissuti al disastro di Erebor, la Montagna Solitaria, distrutta e abitata ora da un drago malvagio di nome Smaug, per riconquistare la perduta patria.
Inizia così un'avventura di coraggio, astuzia e fratellanza. Indimenticabile il commiato finale tra Thorin e Bilbo, sul quale non dirò di più.
Un classico intramontato e intramontabile, capace di appassionare e commuovere, a distanza di oltre 80 anni dalla sua prima pubblicazione milioni di lettori.
Duole dirlo, ma tenetevi alla larga dalla brutta trilogia cinematografica che qualche anno fa Peter Jackson, altrimenti splendido per la trilogia di Frodo e co. di inizio secolo,  ha tirato fuori da questo capolavoro immortale.
Un giorno ne parleremo più approfonditamente.

lunedì 14 ottobre 2019

La ragazza del lunedì: May Frayn.

Qui raffigurata in un disegno di Gianni Sedioli, May è la maggiorata esperta di armi (ed ex ladra) incontrata nelle avventure di Legs Weaver e Nathan Never, per la Sergio Bonelli Editore: dall'orientamento sessuale indeciso (prima sta con Legs, poi si sente attratta anche dagli uomini e poi sposa un mutato) May è affascinante e sfaccettata.
La incontreremo più di una volta, su queste colonne!

domenica 13 ottobre 2019

Museo Fran: Gallieno Ferri?

Su questo pezzo ho sempre avuto più d'un dubbio: se molte sono le certezze riguardo alla matita del creatore grafico di "Zagor", Gallieno Ferri, ecco che l'inchiostrazione non mi pare giungere dal suo pennello! Assai probabilmente si tratta di un disegno del maestro ligure ritoccato da una seconda mano!
Chissà, non ebbi occasione di chiederglielo.

sabato 12 ottobre 2019

Al tavolo da lavoro di...

Nuova rubrica! Ogni sabato, a partire dal prossimo, una sbirciata sui tavoli da disegno o sulle scrivanie di scrittori e disegnatori che riempiono le nostre giornate da lettura: un modo, anche, per conoscere qualche viso poco noto o la maniera in cui dispongono gli strumenti sul tavolo per praticità o trovare ispirazione.
Non mancate! Ogni sabato, qui sul blog!

venerdì 11 ottobre 2019

I fumetti del venerdì: Zagor - Il Re delle Aquile.

Buongiorno.
Da che la Bonelli si è messa a produrre da sé brossurati e cartonati ripresentando al pubblico alcune classiche storie dei propri eroi a fumetti (prima era appannaggio quasi esclusivo della Mondadori), ci siamo ritrovati con una massiccia ondata di ristampe di storie da noi tanto amate. 
È il caso di questa vicenda zagoriana in due tappe, entrambe raccontate da Guido Nolitta e Gallieno Ferri, uscita una nell'ormai lontano 1971 con la collana Zenith n° 118, e l'altra, se vogliamo il suo sequel, giunto nelle edicole con il numero 220 nell'estate del 1979.

Le vicende narrano dello scontro tra il Re di Darkwood e uno strano bandito mascherato da aquila, che riesce a comandare proprio su questi rapaci, apparentemente per scopi di rapina: le cose stanno però assai diversamente!
Nell'altra, Ben Stevens, il Re delle Aquile, si spinge oltre ogni limite imposto dalla fisica e dalla natura per cercare la sua vendetta.

Il classico "Re delle Aquile", già uscito in cartonato per la Mondadori a inizio secolo, viene considerato da molti, giustamente, come facente parte della cosiddetta "Golden Age Zagoriana", quella parte di collana, cioè, che in una decina di anni (principalmente tutti i seventies) riuscì mese dopo mese a sfornare una storia migliore dell'altra.
A mio modestissimo avviso questo "Re delle aquile" non rivaleggia con splendori assoluti come "Zagor contro il vampiro",  "Oceano", "Libertà o morte" o "Il giorno della giustizia", tanto per citare i primi che mi vengono in mente, ma di certo si tratta di una bellissima lettura da tenere assolutamente nella vostra libreria.
La seconda storia del volume, oggi difficilmente digeribile da un pubblico tanto sprezzante e smaliziato, vede diverse sequenze assai macabre, ed espedienti non riproducibili, come il Cico prigioniero che si ritrova un pugnale in tasca proprio quando serve, avendo dimostrato a più riprese, nel corso degli episodi precedenti, di non averne mai posseduto uno! Ma era il bello di quegli anni: tanto ritmo e poche pippe mentali.

Chiudo con una speranza: che la casa editrice si decida, finalmente, a ristampare anche quelle storie bellissime non disegnate esclusivamente da Ferri, come "Zombi"o "Libertà o morte" (una di Franco Bignotti l'altra di Frank Donatelli) o scritte da altri sceneggiatori: magari “Il ritorno del vampiro" di Alfredo Castelli.
Sarebbe bello.

giovedì 10 ottobre 2019

mercoledì 9 ottobre 2019

L'occhio del cinema: Ken Foree.

Ken Foree deve la sua notorietà quasi esclusivamente al fatto di aver interpretato il soldato Peter in "Dawn of the Dead - Zombi", di George A. Romero nel 1978.
Alto, carismatico, atletico, Foree ha il miglior personaggio del quartetto di fuggitivi: non perde mai la calma, è razionale, disponibile, sa fare squadra e ha un'ottima mira; da noi aiuta molto, anche, il doppiaggio effettuato da Glauco Onorato per quel film.
In seguito farà perlopiù apparizioni da caratterista in pellicole importanti come quelle di Rob Zombie, Stuart Gordon o Zack Snyder.
Attivo ancora oggi, il settantenne Foree rimarrà nella memoria collettiva come il soldato che, stufo di tutto l'orrore veduto, al termine di Zombi si punterà una pistola alla tempia convinto di farla finita, salvo ripensarci all'ultimo secondo.
Ma quanto carburante hanno nel serbatoio dell'elicottero i due sopravvissuti finali?
Poco...

martedì 8 ottobre 2019

Libro del giorno: It.

Stephen King è probabilmente uno dei pochi scrittori contemporanei ad aver prodotto più capolavori che libri "normali".
Personalmente parlando ho adorato "Le notti di Salem", "Pet sematary",  "Misery non deve morire" etc., però se dovessi sceglierne uno, senza tanti dubbi punterei l'indice sul monumentale "It", capolavoro scritto a metà degli anni 80.
La storia, per chi non la conoscesse, dato il clamore suscitato dai due film a lui dedicati da Muschietti in epoca recentissima, narra la vicenda di un essere famelico e maligno, It appunto, che ogni 27 anni torna in una cittadina del Maine, l'immaginaria Derry, per divorare bambini dopo aver spento le coscienze di tutti gli altri. Ad affrontarlo un gruppo di ragazzini male in arnese, che torneranno da adulti per sfidarlo nuovamente, dopo averlo battuto tempo prima.
In It c'è davvero tutto: la crescita, la formazione, le paure ancestrali, l'amicizia e i primi amori, l'ignoto. Con oltre 1500 pagine It è un librone che vi terrà inchiodati dalla prima all'ultima pagina, denso com'è di scene e "immagini" epiche, indimenticabili. I nomi dei "Perdenti", i ragazzini che scoprono It e provano a vincerlo, vi rimarranno tatuati sulla pelle, così come le tante raffigurazioni che l'essere usa per spaventarli, non ultima, chiaramente, quella più iconica e terrorizzante: il clown Pennywise.
Letto che ero molto giovane e riprovato in età adulta, il risultato è stato identico: It è uno dei romanzi che preferisco in assoluto.

Sull'omonima trasposizione cinematografica (in due volumi che toglie le contrapposizioni cronologiche dei Perdenti giovani e adulti e trasforma il clown in una pupazzetto stridente che salta fuori senza soluzione di continuità) non chiedetemi nulla.
L'ho trovata davvero brutta!


lunedì 7 ottobre 2019

La ragazza del lunedì: Biancaneve!

D'accordo, questa è un po' più bricconcella di quella originale (anche se dell'altra non sappiamo granché!), però sembra assai più simpatica!
Nata dalla morbidissima matita di Leone Frollo e dalla fantasia di Rubino Ventura (all'anagrafe Giuseppe Pederiali), forse ispirato nello pseudonimo dal famoso generale, la Biancaneve della Edifumetto ci tiene compagnia in questo nuvoloso lunedì con le sue grazie esplosive.
Buon inizio settimana a tutti!

domenica 6 ottobre 2019

Museo Fran: Roberto Diso!

Buongiorno.
Da oggi, ogni domenica, posterò un disegno (o bozzetto, come in questo caso) originale che possiedo nella mia collezione. A ognuno di questi, naturalmente, c'è allegato un pensiero, un ricordo, una riflessione! Ho avuto e ho il piacere di conoscere molti disegnatori, professionisti e no, alcuni dei quali ho il privilegio di chiamare amici, spero di fare cosa gradita condividendo i tanti lavori che ho acquistato o che ho ricevuto in omaggio da questi artisti!
Cominciamo con Roberto Diso, a mio avviso colui che meglio di altri ha rappresentato la natura e gli animali; eccolo alle prese con un layout di una vignetta. In seguito arriveranno lavori finiti del disegnatore romano, autore di tante belle storie per Mister No e per Tex Willer.
A presto!

venerdì 4 ottobre 2019

I fumetti del venerdì: Dracula!

Per la serie "I classici a fumetti", trovate in questi giorni in libreria "Dracula", per i testi di Russell Punter e i disegni del nostro Valentino Forlini.
Che dire? Storia che più classica non si può, raccontata con piglio svelto e fedele, al cui servizio i disegni di Forlini sono davvero deliziosi; semplici, classici, adeguati. Il conte è realizzato davvero bene (peccato che nessuno lo faccia mai per com'era: coi baffi!) e anche le varie ambientazioni sono azzeccate.
Consigliato per chi, come me, ama il Principe della Notte. Da far leggere anche ai più giovani.
Ousborne Edizioni.

giovedì 3 ottobre 2019

Il tesoro di Lucca

Proprio in questo periodo, per Lucca Comics 2018, usciva l'albetto "Il tesoro di Lucca", presentato durante la nota kermesse toscana: illustrato da moltissimi autori tra cui Walter Venturi e Marcello Mangiantini, la cover presentava la cattedrale di San Martino, per l'occasione scenario delle imprese di noti eroi del fumetto, dalla Disney alla Bonelli Editore: data la fotografia in cover, mi venne chiesto di realizzare un titolo più fumettoso, capace cioè di far comprendere a chi prendesse l'albo in mano che si trattava di un fumetto!
La risposta a questa richiesta era molto semplice: realizzare il titolo a mano, come si sarebbe fatto una volta, senza Photoshop, Illustrator, Manga Studio e le Wacom.
Il risultato spero sia stato carino!
A presto.

mercoledì 2 ottobre 2019

L'occhio del cinema: La gatta sul tetto che scotta (1958)

 Elizabeth Taylor con Burl Ives, che interpreta il papà di Brick, Paul Newman, durante una pausa de "La gatta sul tetto che scotta", dramma sentimentale del 1958, tratto da un testo teatrale di Tennessee Williams.

martedì 1 ottobre 2019

Libro del giorno: Fatherland.

Non sono un grande appassionato di fantapolitica, ma devo proprio ringraziare l'amico Vittorio per avermi consigliato la lettura di questo: scritto dall'inglese Robert Harris nel 1992, Fatherland narra la vicenda di un investigatore della Kripo, Xavier March, che in un'ipotetica Europa nella quale la Germania di Hitler ha vinto la guerra, deve indagare sull'omicidio di un gerarca nazista ritrovato cadavere a mollo nell'acqua.

Il thriller è avvincente e si segue con facilità e interesse, i personaggi sono tutti approfonditi e ipnotici.
Lo trovate in edizione economica per Mondadori.
Io ve l'ho detto.