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giovedì 8 settembre 2022

Libro del giorno: Un gioco da ragazzi.

 

Bruno Conti. Marazico. 
Il miglior calciatore del torneo iridato del 1982, con buona pace del sommo Pablito Rossi. 
Può da un atleta così venir fuori una autobiografia (scritta con Giammarco Menga per Rizzoli) così e così? Eccome!
 
Conti da Nettuno ripercorre la sua vita privata (soprattutto) e la sua carriera in azzurro e in giallorosso, dopo la parentesi genoana, con le ovvie tappe dello scudetto romanista e del mondiale azzurro. 
 
Diciamocelo subito: quando vedo personaggi sportivi e o dello spettacolo così importanti sfornare autobiografie che a malapena arrivano alle 200 pagine mi pervade subito un senso di negatività: vi sono giornalisti, per dire, che dedicano alla storica partita del Sarria' Italia - Brasile   interi volumi, Bruno che quella partita la giocò se la cava con tre / quattro paginette. Ma si può? Sono tanti, troppi i capitoli sportivi importanti saltati dal fuoriclasse italiano, narrati quasi d'obbligo con fretta e sbrigatività, lasciando un senso di incompiuto sull'intera opera; nessuna parola su Völler, Giannini, Rocca e altri grandi personaggi da lui incrociati! Perché ad esempio non si prendeva con Eriksson? E con Ottavio Bianchi? Tutto viene lasciato in sospeso, senza affondare il colpo. Gli aneddoti narrati, alcuni invero gustosi, si sono già letti sui vari quotidiani o nei cd dedicati alla Roma o alla vittoria dell'Italia a Spagna 82. Molte, troppe parentesi invece sulle fettuccine casarecce o sul tiramisù assaporato tra le mura di casa! 
Resta una lettura piacevole e velocissima (l'ho letto in tre giorni), ma si poteva fare decisamente di più e meglio!
 
 

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