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sabato 24 settembre 2022

Libro del giorno: Il Maestro del Terrore.

 

In libreria da alcuni mesi per Nocturno, arriva l'autobiografia del regista Lamberto Bava, attivo sin dagli anni ottanta in diversi generi (soprattutto horror). 
 
Il libro ha un inizio (breve) sull'infanzia e sulla famiglia cinematografca di Lamberto (suo papà era il celebre regista ed effettista Mario Bava) per fiondarsi poi come un treno sulle esperienze che Bava jr. fa nel mondo del cinema dall'epoca sino ai giorni nostri.
 
Il libro non è male: Bava scrive bene, spedito, senza fronzoli; si legge con piacere dall'inizio alla fine, per via del fatto che se lo è effettivamente scritto da solo, quindi è davvero spedito e privo di inutili lungaggini: c'è tutta la carriera del regista e sceneggiatore con dovizia di particolari, aneddoti,  curiosità e fotografie dal set. 
Personalmente parlando lo apprezzo, Dèmoni e Dèmoni 2 sono tra i miei film preferiti e  Bava parla delle pellicole che ha girato con entusiasmo ed energia, forse anche troppa!
Un libro che amerete a patto di non condividere con lui l'entusiasmo che nutre per la saga di Fantaghirò. :)
 

giovedì 8 settembre 2022

Libro del giorno: Un gioco da ragazzi.

 

Bruno Conti. Marazico. 
Il miglior calciatore del torneo iridato del 1982, con buona pace del sommo Pablito Rossi. 
Può da un atleta così venir fuori una autobiografia (scritta con Giammarco Menga per Rizzoli) così e così? Eccome!
 
Conti da Nettuno ripercorre la sua vita privata (soprattutto) e la sua carriera in azzurro e in giallorosso, dopo la parentesi genoana, con le ovvie tappe dello scudetto romanista e del mondiale azzurro. 
 
Diciamocelo subito: quando vedo personaggi sportivi e o dello spettacolo così importanti sfornare autobiografie che a malapena arrivano alle 200 pagine mi pervade subito un senso di negatività: vi sono giornalisti, per dire, che dedicano alla storica partita del Sarria' Italia - Brasile   interi volumi, Bruno che quella partita la giocò se la cava con tre / quattro paginette. Ma si può? Sono tanti, troppi i capitoli sportivi importanti saltati dal fuoriclasse italiano, narrati quasi d'obbligo con fretta e sbrigatività, lasciando un senso di incompiuto sull'intera opera; nessuna parola su Völler, Giannini, Rocca e altri grandi personaggi da lui incrociati! Perché ad esempio non si prendeva con Eriksson? E con Ottavio Bianchi? Tutto viene lasciato in sospeso, senza affondare il colpo. Gli aneddoti narrati, alcuni invero gustosi, si sono già letti sui vari quotidiani o nei cd dedicati alla Roma o alla vittoria dell'Italia a Spagna 82. Molte, troppe parentesi invece sulle fettuccine casarecce o sul tiramisù assaporato tra le mura di casa! 
Resta una lettura piacevole e velocissima (l'ho letto in tre giorni), ma si poteva fare decisamente di più e meglio!
 
 

domenica 4 settembre 2022

Libro del giorno: Caro Pier Paolo.

 

Uscito per la collana "Bloom" di Neri Pozza, uno degli ultimi libri della scrittrice Dacia Maraini dedicati al suo grande amico Pier Paolo Pasolini. 
 
Il libro ha una struttura molto semplice: ogni capitoletto inizia con un "Caro Pierpaolo" e dedica un ricordo, un aneddoto, una riflessione sulla grande amicizia che ha legato la scrittrice al poeta italiano tragicamente ucciso nel 1975 da mani ignote.

Il volume, agile, scorrevole e scritto con la solita eleganza dalla scrittrice di Firenze (ma come si sa ha abitato in Giappone negli anni dell'infanzia) mostra davvero notevoli racconti, qualche volta amari, altri sorprendenti, taluni persino divertenti: la Maraini non è invadente con la figura del celebre scrittore / regista / poeta, nonostante sia probabilmente l'unica che potrebbe permettersi riflessioni e approfondimenti più ipotetici e verosimili su Pasolini. Invece è rispettosa, dubbiosa, delicata. Dai tanti racconti emerge comunque un uomo in grado ancora di sorprenderci e di farci discutere di alcune sue prese di posizione (sull'aborto, sul ruolo della polizia) senza pretesa alcuna di Verità. 
Nonostante questo, talvolta il ricorso al verbo ricordare ("Ti ricordi?") risulta stucchevole, visto il gran numero di volte in cui viene utilizzato, e anche certi passi ricavati da sogni sul poeta che la Maraini ha fatto possono magari avere effetti stranianti, così come il fatto che ricordi, ricorsi e sogni non sono cronologicamente ordinati, ma sono quisquilie. Il volume resta imperdibile per chiunque conosca Pier Paolo Pasolini o solo ne abbia sentito parlare e ha ora voglia di approfondire un po' la figura (soprattutto) umana dell'artista friulano. 
In ultima analisi: la Maraini cita personaggi, luoghi, eventi. Non sarebbe stato male mettere un'appendice con foto e memorabilie. 
Chissà perché ha deciso di non farlo! Avrei dovuto chiederglielo.