Amici che mi seguono.

domenica 31 dicembre 2023

Libro del giorno: Due o tre cose che mi sono capitate.

 

Per Sperling & Kupfer ecco in libreria il volume di Christian De Sica dedicato ai suoi ricordi relativi ai vari e prestigiosi incontri che ha avuto nel corso della sua vita. 

Come detto, non è un libro autobiografico in senso stretto, quanto piuttosto una carrellata di ricordi sui tanti personaggi incontrati dal popolare attore nel corso della sua vita (anche grazie a suo padre, Vittorio).

Il libro è scorrevolissimo, i tanti aneddoti molto spesso gustosi, ma avrei preferito una cronologia maggiore (l'autore salta di palo in frasca e molte volte "torna indietro") e approfondimenti maggiori sui tanti cult ai quali De Sica ha partecipato; invece tutto è svelto, frammentario, superficiale. È lo stesso "difetto" che ho riscontrato in altri libri di questo tipo: come si fa a condensare la vita e la carriera di un personaggio così in sole 240 pagine? Pensate solo a "Compagni di scuola", "Sapore di mare" o "Borotalco", liquidati in pochissime pagine. Spiace scriverlo, ma sembra sempre che si tenti di uscire in fretta negli store senza pensare troppo al prodotto proposto. Non dico di fare qualcosa in 600 pagine come "Life" di Keith Richards, ma sono certo che Christian De Sica possa scrivere molto di più di quanto fatto in questo volume.  
Da leggere, ma con riserva. 

Auguri a tutti per un felice 2024,
sinceramente. 

mercoledì 27 dicembre 2023

Libro del giorno: Film pop anni '90.

 

Per la BeccoGiallo editore, fresco fresco il sequel de Film pop anni '80, il cui cardine è l'amico Matteo Marino, di volta in volta coadiuvato da colleghi sempre bravissimi (qui Eva Cabras e Simone Stefanini, ma nelle varie schede ce ne sono ulteriori)!

Come dice il titolo, anche questo prezioso dizionario premia quei film chiamati dagli autori "pop", ossia che rientrano in uno speciale modo di narrazione e di meraviglia tale da giustificarne la presenza! Abbiamo in questa decade Titanic, Scream, Misery non deve morire, Thelma & Louise e tanti altri!

Cambiano o si aggiungono scrittori, ma il nocciolo del libro no: non si prende la briga di recensire dei titoli, quello lo fanno in tanti (e pure in troppi), no, mette sotto una luce diversa dei veri e propri cult analizzandoli sotto alcune voci assai originali ("Buoni e cattivi", "Cuore", "Icona pop", "Playlist", "Rewatch", e "Mappa") e guidando il lettore alla scoperta o alla riscoperta senza il grugno abbrutito di chi vuole essere saccente o fare l'espertone a tutti i costi (e Matteo e soci esperti lo sono per davvero), ma con il genuino entusiasmo che dovrebbe avere ogni buon appassionato di cinema. Toccano tasti invero poco battuti, coi quali commuovere o portare alla ribalta temi e curiosità sovente tenuti in ombra su altri lidi; io stesso, che pure da qualche amico vengo indicato come uno che conosce molte cose sui film (ma temo mi trollino), devo spudoratamente ammettere di aver imparato moltissimo da questa serie di libri! 
Compratelo, perché oltre a ciò che ho appena indicato, il volume è fresco, brioso, divertente (vien voglia di leggere anche schede di film che, onestamente, non vedremo mai), il classico volume da tenere accanto al lettore 4K (volevo apparire meno vecchio di quello che sono indicando i lettori Blu-Ray)  e prendere quando si ha bisogno di suggere qualche informazione. 
Questo credo che sia il più bello (e vi assicuro che il precedente sugli anni '80 o quelli sulle serie tv non erano poca roba). Talmente tanto che perdono ai ragazzacci le poche pagine dedicate a quel mito assoluto che è Il grande Lebowski e l'entusiasmo riversato verso il Dracula di Coppola, a mio parere il più brutto Dracula mai portato sullo schermo, fianco a fianco sull'ipotetico podio assieme a quello di Dominic Purcell in Blade: Trinity e l'altro interpretato da Thomas Kretschmann per Dario Argento in Dracula 3D!
(Se nominate quello della serie TV Netflix divento intrattabile).
Scherzi a parte, ad avercene di libri sui film realizzati con questa cura, competenza e trasporto!
Al prossimo libro, caro Matteo, e che le storie meravigliose possano sempre essere con te!  

martedì 28 novembre 2023

Il fumetto del martedì: Zagor - il mostro della laguna.

 


Puntuale come da un po' di anni a questa parte, arriva in libreria e fumetteria il nuovo cartonato della Sergio Bonelli Editore dedicato a Zagor: Il mostro della laguna, di Nolitta / Ferri a €. 28,00 (storia uscita originariamente nel 1968 per le strisce di Zagor e poi ristampata negli albi "giganti" del 1973).

La trama:
Arruolati a forza sulla Strega Rossa, Zagor e Cico vengono impiegati come forza lavoro dal capitano Nilsen, uno spietato fuorilegge che sta portando un bizzarro entomologo presso un'isola dove dovrebbe trovarsi un esemplare di insetto che il professore vuole per la sua collezione: in agguato nelle acque della laguna, tuttavia, si nasconde un gigantesco polpo gigante, adorato dagli abitanti dello sperduto posto.

Eccola qua, semplice semplice; ma quello che può apparire banale, addirittura sorpassata come idea, nelle mani di Guido Nolitta diviene una godibile storia infarcita di sparatorie, colpi di scena e un pathos sempre crescente, specie quando ci si avvicina alla laguna scoprendo la terribile creatura che la abita. I ritmi sono quelli nolittiniani dicevo, a torto considerati da qualcuno non più apprezzabili, ma i personaggi descritti, il crescendo dell'azione e il suo svolgimento hanno sì  una struttura piuttosto lineare, ma la vicenda si lascia seguire con gran piacere fino alla fine, finendola in un baleno.
Non la migliore del personaggio, d'accordo, ma ancora oggi un piccolo gioiellino. Il disegnatore (e creatore grafico del personaggio) Gallieno Ferri, stava raggiungendo quella maturità grafica che lo imporrà nella seguente Golden age zagoriana (anche se disegna le pupille dei pescecani come fossero mammiferi!) 

venerdì 17 novembre 2023

Il fumetto del venerdì: Honey Venom - Spinanera 3

 


Uscito per la Dark Zone nella Lucca Comics appena conclusa (fornirò tutti i link più in basso), questo fumetto di Spectrum giunge con la saga dedicata al manicomio Spinanera al terzo volume, dove se ne vedono delle belle a causa delle due eroine protagoniste, principalmente!

La trama: ormai separate, Honey Venom e la sua fidanzata storica dai potenti incantesimi Elyzabeth lottano per sopravvivere all'interno del manicomio gestito dal dottor Klemenz, uno a cui Freudstein e quell'altro di Torino (ahimè veramente esistito) farebbero un baffo. A un certo punto le cose si faranno dannatamente pericolose ma anche foriere di interessanti novità!

Ora: se c'è una cosa che non andrebbe MAI fatta è quella di recensire un prodotto fatto da un amico! Anche se lo si fa col massimo della buona fede, ciò che andiamo ad analizzare sarà sempre intralciato dalla suddetta amicizia. E con questo fumettista ci conosciamo benissimo da un bel po' di anni; personalmente parlando quando un amico mi fa la sua personalissima recensione, sia positiva che negativa, rimango sempre abbastanza neutrale, perché il condizionamento è spesso in agguato.
 Qualcuno, allora, si starà chiedendo perché mai io la stia facendo! Sono forse impazzito?
Principalmente perché, frequentazione personale o meno, stimo questo autore, e poi perché di fumetto se ne parla sempre troppo poco (e qualche volta male) da lasciarmi così indifferente dal non scrivere una parola su quest'opera.
E poi perché me lo ha chiesto lui (ehm, non so se questo lo potevo scrivere! Semmai in fase di revisione lo tolgo)!
Ecco quindi che questo terzo volume di Spinanera ci offre azione, mistero, pazzia e tanto, tanto erotismo! Se amate seni dalle grandi taglie, teneri e burrosi, fiondatevi a comprare questo albo di Honey Venom, che come al solito è contenuto in una confezione che più curata non si potrebbe! Al di là di qualche salace battuta, le storie di Spectrum sono portatrici di ironia, mondi da approfondire, personaggi fantasiosi e da seguire, senza censure e senza accomodamenti. E poi, scusate se è poco per un fumetto, sono disegnati benissimo! 
Al momento questi volumi sono una spanna al di sopra di molti personaggi a fumetti non distribuiti da grandi editori, hanno davvero una cornice e dei contenuti degni delle migliori edizioni.
Non sono fumetti perfetti, naturalmente (nulla lo è), ma una tale carica di genuino entusiasmo non deve passare inosservata.  
Di questi difettucci parlerò in una prossima occasione se quei tirchiacci di Spectrum e co. non inizieranno  a passarmi qualche soldino per le mie succulente pubblicità.
Non di sola arte vive l'uomo!

Tutta la saga di Honey Venom (pubblicata più o meno con un numero l'anno), potete trovarla qui:
Mentre le pagine ufficiali del personaggio e del suo autore di qua:



lunedì 7 agosto 2023

4 regole in croce.

 

Doveva uscire a settembre e invece è già disponibile su Amazon a questo indirizzo:

https://www.amazon.it/regole-croce-Francesco-L-023/dp/B0CDN7R7ZD/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&crid=2BICQXQ22IXAF&keywords=4+regole+in+croce&qid=1691403878&sprefix=4+regole+in+croce+%2Caps%2C136&sr=8-1

... ll mio nuovo romanzo di azione / dramma / futuro distopico. 
Ricordo sempre che le tematiche trattate al suo interno sono assolutamente per un pubblico adulto!
Della trama non posso dire niente. 
Grazie a tutti per l'attenzione (sperando che gli scrittori veri non s'incazzino! A sentir loro la colpa della crisi dell'editoria saremmo noi...) 

sabato 5 agosto 2023

Libro del giorno: Non aprite quella morta.

 

Joe R. Lansdale e sua figlia Kasey (nota in patria per essere una cantante di musica country) danno alle stampe questo volume per la prestigiosa casa editrice Einaudi. 

Il volume (dall'orrendo titolo italiano, diciamolo subito) è suddiviso in vari racconti dei due scrittori, sul mistero e il paranormale, che vedono intrecciarsi i personaggi detective da loro inventati: Dana Roberts per Joe e Jana per Kasey, alle prese con spiriti dei boschi, presenze negli specchi e case infestate...

Chi scrive è un grande fan di Joe Lansdale, anche dei suoi romanzi "minori", avevo così una curiosità riguardo al suo lavoro con la simpatica figlia. 
Il risultato, però, ai miei occhi non è riuscito: i racconti sono più o meno debolucci, la protagonista Dana è piuttosto antipatica, saccente, un pochino meglio va con Jana, ma dell'umorismo nero promesso dai due autori non ne ho trovato molto.
Ammetto anche di non essere entusiasta dei lavori in coppia o a 4 mani, come si preferisce, sia che si scriva insieme che, come in questa occasione, si uniscano i lavori di due o più scrittori, si finisce qualche volta nel presentare opere che non hanno né il sapore dell'uno né quello dell'altro...  

In basso la mia copia autografata dalla gentile Kasey Lansdale. 





martedì 1 agosto 2023

Libro del giorno: Il re di tutti - Un ritratto di Stephen King.

 

Per Salani editore, snello libricino intitolato "Il re di tutti - Un ritratto di Stephen King", ultimo lavoro sul maestro statunitense a opera di chi lo conosce bene: Luca Briasco, traduttore del Nostro.

Il volume esplora i titoli del noto scrittore facendo incursioni nella vita privata di King e alcune allegorie con la vita privata di Briasco stesso.

Il volume è ben scritto, si vede subito che Briasco scrive di ciò che sa; ogni tanto i parallelismi tra King e la vita privata del traduttore e scrittore paiono un pochino forzati, ma la leggibilità rimane alta e assai piacevole.
Se siete completisti, come me, del fuoriclasse del Maine dovete avere anche questo libro nella vostra collezione. 
Curioso, per concludere, l'errore che l'autore commette ai danni di Zagor, citando la sua avventura con il Signore dei Serpenti (Zagor 144, 1977) confondendola però con una di Tex Willer. 

sabato 22 luglio 2023

Libro del giorno: Il volto del male.

 

Mondadori, 2023.
Il giornalista Stefano Nazi narra la storia di omicidi (non solo serial killer) in 10 capitoli tutti italiani. 

Si va dalle Bestie di Satana al Mostro di Terrazzo a Roberto Succo. 
Le vicende sono narrate con stile snello e asciutto, evitando efferatezze e morbosità.

... questo non rende meno avvincente e interessante la qualità del narrato, anche se ci troviamo di fronte ad alcune delle peggiori vicende criminali di questo paese.
Da leggere tutto d'un fiato: altamente consigliato! 


sabato 15 luglio 2023

Libro del giorno: Colpo d'osceno.

 

Uscito da pochissimo tempo per la casa editrice Cut-Up, ecco un altro libro sul glorioso fumetto erotico italiano degli anni settanta / ottanta, stavolta a opera del bravo Davide Barzi.

Il volume racconta genesi, autori e personaggi dalla loro nascita fino all'inevitabile fine, passando per date, aneddoti, collaborazioni. 

Ho scritto in apertura "un altro libro", perché in effetti nonostante si parli ciclicamente di crisi del settore e dell'erosione sempre più profonda di lettori, questi saggi sul fumetto escono con una certa regolarità, specialmente quelli che indagano sul curioso filone del fumetto sexy (poi scaduto nel porno) italiano, raccontandone i gustosi retroscena.
Diciamo subito che questo libro di Barzi è buono:  ha molte notizie che non conoscevo, buone illustrazioni ed è scritto in maniera tale da essere chiarissimo; utile per i collezionisti e per i semplici curiosi, come me. I racconti sulle avventure che talvolta dovevano compiere taluni disegnatori per finire le tavole appartiene a un irripetibile periodo che sfocia nel romanticismo (oggi basta una tavoletta grafica e una connessione Internet per lavorare tutto in digitale e spedire rapidamente in casa editrice per approvazione etc.)
Lo consiglio caldamente. 

P. s.
Non me ne voglia Barzi, ma eccede molto nella parola "seminale", scatenando in me alcune ironie, data la natura dell'argomento trattato! 

domenica 28 maggio 2023

Libro del giorno: Zero gravity.

 

Ancora un titolo per la Nave di Teseo (dovrò chiedere un riconoscimento di natura economica, prima o poi) per una serie di racconti scritti dal celebre regista Woody Allen e raccolti qui, con alcuni inediti. 

I racconti spaziano dal grottesco, all'ironico al graffiante, lo stile del comico newyorkese si riconosce sin dalle prime righe, con personaggi talvolta caricaturali (andate a leggervi i nomi che sceglie per quasi tutti i personaggi) talvolta amarognoli. 

Nonostante le premesse, il libro non sempre è riuscito: alcuni racconti sono fiacchi, col fiato corto, altri decisamente divertenti, seppur non portano al riso di gusto. Il sottoscritto è un grosso estimatore dell'Allen scrittore, ho amato la sua autobiografia, ma qui non tutti i colpi arrivano al bersaglio, dando l'impressione finale di essere un titolo acchiappafan. Se siete completisti di questo autore sfogliatelo pure tranquillamente, gli altri possono pure passare oltre! 

sabato 27 maggio 2023

Tutta colpa dei videogiochi. Oppure no?

 


Chiunque si occupi di fumetto vi dirà che la crisi non è mai stata così forte come in questo momento e che oggi nessun giovane legge questo tipo di media. 
Come mai, allora, c'è una fiera del fumetto ogni settimana, ogni mese dell'anno, con date che spesso si sovrappongono? 
Un disegnatore amico mio mi ha detto: mica vanno a comprare i fumetti, lì!
E che comprano? 
Pupazzetti, Funko pop e ramen! 
Sono rimasto perplesso.
Inoltre, ha continuato lui, ormai si vende ciò che puoi acquistare direttamente con l'autore presente, al quale puoi commissionare uno sketch, una firma oppure acquistare direttamente un'opera originale.
Va bene. Rimangono però nella mia testa alcune perplessità: al di là del fatto che non so quante montagne di ramen e di Funko pop si possano vendere per tenere in piedi alcuni grossi carrozzoni, chi sarebbe poi che compra le opere originali? I giovani?
I giovani no, come potrebbero avere due o trecento Euro per una tavola originale? E perché mai dovrebbero commissionare sketch e disegni di autori dei quali, mi si dice, non sanno un tubo? Non leggendo non possono conoscere autori e personaggi a loro collegati. Giusto?
Rimangono quindi quelli della mia generazione, i cinquantenni o su di lì: in questo caso, tuttavia, anche questo tipo di mercato è destinato a scendere. Io per esempio ho qualche centinaio di tavole e disegni originali, ma non ne compro più da anni perché tenerle chiuse in un raccoglitore è qualcosa che mi infastidisce, che va contro lo spirito stesso dell'Arte, che per prima cosa dovrebbe essere condivisione. Della Gioconda devono goderne tutti, e infatti è custodita in un museo.
Ho avuto tanto materiale di Gallieno Ferri, ma perché continuare ad accumularne altro? Perché chiedere venti sketch allo stesso disegnatore? Per una forma di accumulazione seriale? Io non ne prendo più, semmai li ho venduti, col tempo. 
E passata la mia generazione? Chi comprerà opere originali, e che valutazioni queste avranno? A oggi nessuno può saperlo.
L'unica domanda davvero importante che mi porrei, fossi nei panni dei grossi editori, sarebbe solo una: abbiamo fatto tutto il possibile per andare incontro alle nuove generazioni? Dopo Dylan Dog quale altro personaggio ha toccato i loro animi? Perché Dylan Dog ha quasi 40 anni. Ci siamo fermati alle botte in testa, ai sosia e agli indiani ubriachi per colpa dell'acqua di fuoco venduta loro dai bianchi? Se sì, il calo dei lettori è tutta colpa dei Pc e dei videogiochi? Perché mai una passione dovrebbe scacciarne un'altra? 
Io ho 49 anni e sono l'uomo più curioso della terra, con 1 milione di hobby da rincorrere ogni giorno.
Quello della lettura è un bisogno che non ho mai perso. 

mercoledì 24 maggio 2023

Libro del giorno: Cinema speculation.

 

Fresco fresco di stampa per la sempre interessante Nave di Teseo, ecco nella collana i Frati l'ultima fatica letteraria di Quentin Tarantino, dedicata al cinema che gli piace: Cinema speculation!

Sì, ma di cosa tratta? Beh, diciamo che è una panoramica, divisa per titoli, che vola sui film preferiti del regista statunitense, spaziando da Taxi driver a Getaway! con lo stile unico che contraddistingue il genio californiano (d'adozione). Ma ne vale la pena?

Diciamo subito che se siete in cerca di un film di critica cinematografica questo non è probabilmente il titolo giusto: Tarantino tratta i titoli da lui elencati con gli occhi puri e un po' lapidari di un grande appassionato; niente peli sulla lingua, insomma, neppure quando si parla di Scorsese o de Palma. Solo ricordi, aneddoti sul come e sul perché si recò a vederli in sala, giudizi trancianti. 
Talvolta possono apparire presuntuosi o ingiustificati, ma la maniera di scrivere del regista, così come quella di comunicare, hanno da sempre il fascino di uno che sa come farsi sentire: poco importa se alcuni dei film da lui amati qui non li abbiamo probabilmente mai sentiti nominare, e che dei tanto decantati italiani vi sia solo una pallida ombra (Quentin, ma non avevi detto che C'era una volta il West, Quel maledetto treno blindato e Il buono il brutto e il cattivo  erano i tuoi film preferiti?) resta un capitolo aperto e spudorato di uno dei migliori registi dell'ultima generazione, sincero fino al rasoio e capace di aneddoti presi di prima mano dai suoi colleghi (con interventi esterni di Walter Hill, Martin Scorsese e altri) che arricchiranno questo volume.
C'è poco altro, tuttavia, e alla fine resterà un pochino di amaro in bocca, come di una grande occasione sprecata. Speriamo che in futuro, se davvero intende mollare la carriera cinematografica per abbracciare quella dello scrittore, faccia di meglio!
Curioso, in ultima analisi, che per presentare Cinema speculation abbia scelto (lui o chi per lui) solo due date italiane al nord dell'Italia... 

domenica 14 maggio 2023

ARF! Festival 2023.

 

Insomma dopo (sì, lo so: non bisognerebbe mai iniziare una frase con una locuzione) le non esaltanti esperienze al Romics e al Napoli Comicon, si torna dall’ARF! con la piacevole sensazione di aver partecipato, finalmente, a un manifestazione di fumetto fatta da gente del fumetto che ama il fumetto.  

Vi pare poco? 

Altrove a organizzare questi eventi sono (quando ti va bene) professionisti che si occupano di tutt’altro, talvolta senza nemmeno sapere bene chi sia l’ospite che hanno invitato, se va male a occuparsene sono solo biechi opportunisti. 

All’ARF! ci si va senza stress. Poco ho da dire sull’edizione dello scorso anno (bruttina assai), che era reduce dalla pandemia e quindi per questo va contestualizzata, ma quest’anno gli ospiti sono (mentre scrivo la kermesse è ancora aperta) all’altezza, le mostre eccellenti, le poche file gestibilissime, Testaccio si raggiunge facilmente con ogni mezzo pubblico e incontrare un sacco di amici è sempre un gran piacere! Edym, Valerio Piccioni, Maurizio Di Vincenzo, Mirko Perniola, Fabio Mantovani, Matteo Marino, per tacere dei miei compagni di viaggio Nicola Spectrum e Gaia Apicella; qui finalmente si parla di fumetto.

Tutto perfetto, dunque? Niente affatto. Qualcosina manca ancora per essere una fiera che intenda porsi come leader: inaccettabile che vi siano due sole fumetterie a vendere, per esempio, e la mancanza ormai cronica di grossi editori a Roma, ma la strada per compiere il definitivo salto di qualità a mio avviso non è lontanissima. 

Coraggio, dunque, se ho deciso che non parteciperò più al Napoli Comicon e al Romics vedremo, di certo continuerò a sostenere l’ARF! Festival di Roma. 

Lunga vita al fumetto, dunque, e invece di lamentarci sempre della crisi e dell’abbandono dei giovani alla lettura, concentriamoci sulla qualità delle storie mandate in edicola e libreria e dell’agibilità delle fiere che essi frequentano con enormi sacrifici. 

Il resto verrà da sé. 


lunedì 8 maggio 2023

Il fumetto del lunedì: Mister No - Avventura a Manaus.

 

La Sergio Bonelli Editore ha ristampato in un elegante cartonato (stessa edizione di un altro classico di Mister No, "Morire a Capri") l'episodio scritto da Guido Nolitta per i disegni di Roberto Diso, uscito originariamente nel 1992 per un numero speciale e una delle ultimissime scritte dal suo autore per il simpatico personaggio. 

La trama:
Ingaggiato da Newman, uno scalcinato fumettista in cerca di ispirazione, Mister No e alcune vecchie conoscenze (come il capitano del battello) si preparano per una spedizione nella giungla, ma a causa di una serie di disavventure finiranno per rischiare la pelle senza essersi mossi dal molo di Manaus!

Storia gradevole e dal pirotecnico finale, ma a mio modesto parere non certo tra le migliori del formidabile duo; l'inizio, com'è nello stile del grande sceneggiatore, è sonnolento e tentacolare, ma finisce per impantanarsi troppo prima di svelare le carte. A quel punto si scatenano una serie di colpi di scena che catturano il lettore, senza tuttavia riuscire a farne un capolavoro. I disegni sono di un Diso un pochino frettoloso, in grado tuttavia di sfornare ancora tavole e Splash page di notevole impatto. 
Ciò detto, ad avercene oggi di storie di questo calibro! Mi auguro fortemente che la Bonelli continui a ristampare in questi bei formati i grandi classici che ha in cassaforte! 


domenica 23 aprile 2023

Giornata mondiale del libro: IT

 

Giornata mondiale del libro. 

Quest'anno parlerò di questo, ma non una recensione, di quelle potete trovarne a tonnellate scritte da gente più brava di me. 

Io parlo delle emozioni che mi ha provocato, senza volerle mettere a confronto con niente e nessuno, per fortuna di libri meravigliosi ve ne sono a tonnellate e non basterebbe una vita sola per goderseli tutti.

Neppure mi interessa il confronto con intellettuali snob che criticano King per ragioni che puzzano tanto, troppo di snobismo (da quando in qua l'orrore è stato capace di raggiungere certi salotti bene?)

A me interessa il viaggio che ho intrapreso a Derry, tanto tempo fa, e poi rifatto con altri occhi, tempo dopo: sono stato fortunato, affrontare l'odissea dei Perdenti da ragazzo e poi da adulto è stata una di quelle cose per la quale ringrazio Dio di essere nato lettore.

Quando nel romanzo questi eroi si rincontrano 27 anni dopo nel ristorante cinese alle porte di Derry, mi sono commosso. Oggi come allora, lo stesso mi succede alla fine del Mago di Oz, allorché Dorothy si congeda per sempre dai suoi amici in quel mondo fantastico. 

IT è un viaggio unico nella trasformazione, negli incubi personali di ciascuno di noi, nelle insicurezze e nelle rinascite. Nelle varie fasi della vita, più o meno come un enorme otto volante senza barriere di sicurezza.

Questo è IT. 

Se avete occhi foderati di prosciutto, se non credete che un romanzo di pura evasione possa insegnare qualcosa, se ritenete che solo i barbosi russi abbiano il diritto divino di scrivere, probabilmente questo libro non fa per voi.

Tutti gli altri gli diano una chance, dopo mi ringrazieranno.

IT è un romanzo unico proprio perché ha molto da condividere con ciascuno di noi. È un romanzo perfetto? Tutt'altro (quale lo è?) il finale non mi ha mai convinto, come in molti di King e certi passaggi li ho trovati indigesti, come lo "svezzamento" sessuale dei giovani protagonisti, ma non c'è dubbio alcuno che se salveremo qualcosa del XX secolo, in fatto di letteratura, It avrà certamente un posto di assoluto rilievo.

martedì 18 aprile 2023

L'ascensore. (Racconto inedito)

 


L'ascensore. 

Di Francesco L. P. 023


Tony rincasa di notte, sono le 3 passate. È stanco, ha finto di ballare in discoteca per rimorchiare e ora vuole solo stendersi sul letto.

Prima di inserire la chiave nella toppa del portone si è accorto di stringere ancora in mano la bottiglia di Coca Cola che gli hanno passato fuori dal locale.

La guarda con un moto di disgusto. È quasi vuota.

La getta via.

Inserisce la chiave, gira, entra.

Il portone rovinato si richiude molto lentamente alle sue spalle. 

Non si chiama Tony, ovviamente, ma Antonio. Solo che non gli piace, dice che non funziona, così se lo è cambiato. 

Il palazzo in cui abita ha le mattonelle verdi e un cattivo odore. Di fronte c'è la guardiola in disuso del portiere e due ali di condomini ai lati.

Non è un bel posto in cui vivere, ma non sempre si può scegliere, nella vita.

Sbadiglia a bocca aperta e gira per la scala "A", dove abita lui: a sinistra, per convinzione politica, scherza sempre.

La luce è bassa, alla destra della porta dell'ascensore ci sono delle scale che scendono giù, nel buio. Non è mai andato a vedere cosa ci sia, ma adesso le trova inquietanti. 

Preme il pulsante di chiamata e attende, fissandosi la punta delle scarpe da ginnastica.

Nel condominio incontra sempre qualcuno, è una zona popolare, anche alle prime luci del mattino, ma adesso non c'è nessuno. Tutto tace, una lampadina ronza in lontananza e poi si spegne.

Guarda avanti a sé, qualcosa lo fa stare in agitazione. 

Ha bevuto? Può essere, ma adesso non se lo ricorda più.

L'ascensore arriva al piano.

Meno male. 

Tempo fa hanno fatto una riunione per decidere se mettere o meno un sistema di video sorveglianza all'ingresso e su tutti i piani, ma la maggioranza ha deciso di no.

Tanto lui non ci era andato.

L'ascensore si ferma al piano, tutto illuminato. 

Afferra il pomolo e lo gira.

Un momento.

Guarda dentro.

C'è qualcosa di strano. 

La cabina è occupata. Ha tirato giù qualcuno dai piani superiori e manco se ne è accorto!

Apre.

Deve essere qualcuno più bevuto di lui.

All'interno dell'ascensore c'è una ragazza; Tony fa un passo in avanti per osservarla un po' in imbarazzo, ma sta voltata con la testa al muro e le spalle strette, come in castigo.

Tony non sa che fare! 

Avanza un po': vede che la ragazza indossa un vestito logoro, ha i capelli lunghi e sporchi, sembra tremare.

«... tutto bene?» dice lui con un pallido sorriso che gli illumina la faccia smunta; «... ho visto che l'ascensore era libero e l'ho chiamato!»

Nessuna risposta.

«Scusa!»

È abituato a queste stranezze, la zona in cui abita non è delle più chic. 

Sospira, si fa avanti e entra nella cabina. Fa attenzione a non sfiorare nemmeno quella figura di spalle. 

Si gira con un buffo movimento e richiude prima il cancello e poi le due porte in legno dell'ascensore. 

La ragazza è muta nell'angolo. Respira irregolarmente, facendo un brutto verso. 

Non gli piace. Neanche un po'. Forse dovrebbe chiamare qualcuno, ma è troppo stanco e annebbiato. 

E poi è meglio non impicciarsi in certe cose, che sa come vanno a finire!

Allunga una mano verso la pulsantiera, poi tentenna: «Vado al quarto piano, tu che fai...?»

Lei muove appena un po' la testa, lui allunga il collo per scorgerla, ma non ci riesce.

«... il secondo...» mormora la ragazza.

Finalmente! Tony rotea gli occhi al cielo e poi preme sul pulsante numero 2, sentendosi più sollevato. 

La salita pare non terminare mai, i normali rumori dell'ascensore in elevazione adesso gli danno delle macabre sensazioni. I piani deserti e oscuri scorrono danzando davanti ai suoi occhi.

Poi la cabina si arresta dondolando.

«... sali subito al tuo piano, senza fermarti...» sussurra la ragazza di schiena. 

«Scusa?» fa lui. 

«Vattene subito di qui.»

Tony accelera i movimenti, senza neppure sapere il perché: spalanca le porte, apre il cancello e fa uscire la giovane, che si muove rasente le pareti dell'ascensore, per continuare a non mostrarsi. 

Quindi si arresta di fronte a una porta. 

Tony osserva: strano, non l'ha mai veduta prima, ma lì è un via vai di stranieri e di appartamenti subaffittati anche per un solo giorno.

E poi non sono affari suoi.

Richiude il cancello e afferra le maniglie delle due porte.

La ragazza si scuote, i tremori sono più forti. Fa dei versi gutturali, tipo qualcuno che soffoca.

Tony non richiude le porte, anzi: si avvicina al cancello, quasi lo sfiora col naso.

«Oh, ma sei sicura di stare bene...?» chiede, come se le parole non fossero sue. 

La ragazza si scuote, i tremori sono maggiori, più evidenti.

Tony arretra. Adesso ha paura, un terrore ancestrale. 

La ragazza si volta di scatto attaccando l'ascensore: ha la faccia sporca di fango e muco, gli occhi sono fessure arrossate che gocciolano sangue scuro, la bocca è troppo larga per essere normale, e quei denti... Dio, ogni dente è una zanna di lupo!

Tony sente che si sta per pisciare addosso. 

Solleva le braccia per fare qualcosa ma sono troppo pesanti, sembra non gli appartengano più. 

Lei intanto ha morso la gabbia del cancello con forza, il suo naso si scortica nel tentativo, una zanna rimane incastrata nelle maglie e poi si spezza, facendola sanguinare dalle gengive sproporzionate; Tony si tocca un labbro, paralizzato, poi colpisce il cancello con un calcio, ma la donna arretra solo per un istante, poi torna ad aggredire l'ascensore. 

Qualcuno adesso li sentirà, no? Usciranno ad aiutarlo.

Deve per forza andare così. 

Ma non succede.

Ora la furia di lei è senza controllo, il sangue che perde dalla bocca intacca il cancello e scorre in basso, dappertutto, sugli ingranaggi bassi dell'ascensore, che si vedono dalla fessura prima del piano.  

Tony si riprende: si volta verso la pulsantiera, lei continua a mordere il metallo.

Lui preme a caso alcuni pulsanti in alto, ma ne tocca due contemporaneamente e non succede niente.

La porta è aperta. Deve chiudere la porta!

L'essere che ha di fronte inizia a battere furiosamente con i palmi delle mani, emettendo strani ruggiti, poi inizia a tentare di afferrare la maniglia del cancello, ma con le porte aperte esso si è bloccato e non si apre.

Allora Tony scalcia il cancello e poi chiude le porte: deve fare tutto in un baleno, o lei riuscirà a entrare. Scalcia, chiude, preme.

L'ascensore ronza e poi si solleva, tirando in alto i tre cavi d'acciaio. 

La cabina si scuote durante la salita. 

Ma che pulsante ha premuto? Non lo sa. Non ricorda.

Si alliscia i capelli dietro la nuca, con un gesto dettato dal nervosismo, quindi vede il suo piano sfilare e poi perdersi là in basso.

Che coglione! 

Sì, vede sfilare come lucciole attorno a una lampadina tutti e otto i piani, tra poco sarà arrivato all'ultimo: ma che fare? 

Prende il cellulare che ha in tasca: non riesce a sbloccarlo perché gli tremano le mani; sente correre forsennatamente su per le scale.

È lei.

Preme allora l'indice sul pulsante Home. L'ascensore intanto fa un balzello e si arresta. La spia diventa verde.

Potrebbe aprire nuovamente le porte e rimanere così, in attesa di chiamare aiuto col telefono, pensa un po' inebetito, oppure scendere di un mezzo piano e poi premere il pulsante di stop. O quello di emergenza! Non sa cosa fare, la realtà è che il panico si è impossessato di lui.

Ma perché non è sceso invece di salire? Da lì sarebbe corso all'ingresso e poi in strada! No, troppo vicino al secondo piano, lei lo avrebbe raggiunto subito.

Si passa una mano davanti alla fronte e poggia la nuca sulla radica fredda della cabina, chiudendo gli occhi.

Forse smetterà di cercarlo, le ha detto di stare andando al quarto piano, probabilmente si metterà a scorrazzare là e poi la farà finita, credendolo al sicuro a casa sua!

Ma non può esserne sicuro. 

Quel che sa è che se lei nota l'ascensore occupato continuerà a salire quelle scale per dargli la caccia. 

Respira forte, i polmoni gli fanno male. 

Apre delicatamente le portiere e quindi il cancello, tentando disperatamente di non fare rumore. L'ascensore scricchiola come una vecchia parente su di una sedia a rotelle.  

Decide di respirare con la bocca. Mette un piede fuori dall'abitacolo dondolante. 

Nei pianerottoli non si sente alcun suono. Ha il sudore gelido che gli si sta asciugando sul collo. 

Fuoriesce e poi accompagna porte e cancello appoggiandovisi sopra, la spia prima indica "occupato" e poi "libero". 

Si tocca il petto: ora gli viene un infarto. 

Ne ha già avuto uno ma non ne parla mai, è troppo giovane per un infarto.

Deve solo essere stata sfortuna.

Si passa la lingua sulle labbra secche. Come gli appare lontana la notte in discoteca e i due di picche che ha preso dalle tipe. Tutto senza un perché, senza un valore. 

E se lei vede a che piano è sceso dal display grossolano? Porca puttana! Si affaccia sulla tromba delle scale. In lontananza avverte un gocciolio, ma non sa ricondurlo a una motivazione.

C'è e basta. Denso, lontano. 

Sale a piedi le poche scale che lo separano dalla porta del terrazzo, c'è stato un mucchio di volte a farsi le canne.

Sale e gira la maniglia: chiusa a chiave!

Batte la fronte su di essa; maledetta vecchia del primo piano, che pensa che tutti gli sbandati della zona vadano a dormire proprio su quel terrazzo! Maledette le vecchie di tutto il mondo!

Si volta e siede sugli scalini: l'angolo lo protegge un po', facendolo sentire meglio. 

Afferra il telefono cellulare e lo sblocca con maggiore calma: compone il 113.

Dall'altra parte una voce asettica lo colpisce come un pugno allo stomaco.

Lui gli spiega la situazione nella maniera più calma e razionale possibile. Non parla di zanne e di occhi che lacrimano sangue, solo di una pazza furiosa che lo ha aggredito dandogli la caccia. 

Dall'altra parte del telefono lo rassicurano, arriveranno presto. Deve solo rimanere tranquillo e non dare modo alla "persona" di metterlo nuovamente in una situazione di pericolo.

«"Presto" quando? Che vuol dire "presto"?»

«Cinque minuti al massimo.»

Riattacca, sconsolato. 

Dalle scale arriva una specie di grugnito infastidito, passi veloci e un lamento latrante che non ha nulla di umano. 

Si passa una mano sulla ciocca di capelli ancora umidi; il gel si sta sciogliendo. 

Il telefono oscilla inutile contro una coscia ripiegata sugli scalini. 

Lui non sa se ha cinque minuti. 

Poggia la testa sul legno graffiato della porta e attende.

sabato 8 aprile 2023

Libro del giorno: Solo è il coraggio.

 

Per Bompiani, 2022, il giornalista / scrittore Roberto Saviano pubblica la storia romanzata del giudice Giovanni Falcone, assassinato da Cosa nostra nel 1992.

Raccontato al presente, il corposo romanzo ripercorre le vicende del giudice anti mafia Falcone, dagli inizi, alle polemiche, alle avversità (non sempre esterne al suo mondo giuridico) passando per la famiglia, gli amici, gli indubbi successi, fino al tragico finale.

Il libro è minuzioso, corretto, avvincente, se si tralascia per un attimo il fatto che purtroppo si tratta di una storia vera, svelando molti passaggi (non sempre inediti, chiaramente) che vanno dagli inizi (la presa in ostaggio di cui fu vittima nel 1976) alla maledetta strage di Capaci.
Saviano è un eccellente narratore, lo si capisce anche durante i suoi interventi tv, e in veste di scrittore non fa eccezione. 
Davvero quello che si dice un ottimo libro. 

domenica 19 marzo 2023

Libro del giorno: Confessioni di un malandrino.

 

Dato alle stampe lo scorso anno da Baldini + Castoldi, questo volume racconta la vita e la carriera del celebre cantautore e musicista Angelo Branduardi (con la collaborazione di Fabio Zuffanti), partendo dall'infanzia e arrivando ai giorni nostri, non lesinando aneddoti, curiosità, dietro le quinte dei suoi dischi e anche, purtroppo, la depressione che lo ha colpito nel 2020 (e da cui è completamente guarito).

Occorre immediatamente dire che questa biografia ha dei "difetti" già riscontrati in titoli simili: l'eccessiva superficialità che si nota su tutta l'opera; chi scrive ritiene Branduardi un autentico fuoriclasse e una persona davvero interessante, eppure qui gli episodi sono stringati, raccontati velocemente (ne volevo sapere MOLTO di più sulle sue avventure all'estero di gioventù, per esempio) e danno l'idea appunto di non voler incidere troppo rimanendo sul vago; peccato, perché il volume scorre benissimo e fa intravedere tante cose interessanti, speriamo che in futuro il Menestrello (o Cercatore, come lui preferisce) possa dedicarsi a una autobiografia maggiormente accurata.
Da comprare e leggere senza indugio comunque, eh. Toccante il suo racconto finale sulla depressione.
Peccato per la mancata presentazione a Roma: lo avrei incontrato volentieri. 

 

venerdì 3 marzo 2023

Libro del giorno: Storie che vi devo raccontare.

 

Uscito lo scorso anno per Mondadori, questo libro è l'autobiografia dell'attore indiano Kabir Bedi, conosciutissimo da noi per l'iconica interpretazione del Sandokan televisivo diretto da Sergio Sollima (capolavoro) e per Il Corsaro Nero, sempre degli anni settanta.

Il libro non ha una struttura lineare o cronologica, non parte insomma come nella maggior parte delle biografie dall'inizio; come dice il sottotitolo (La mia avventura umana) è basato principalmente sulla vita privata di Kabir Bedi e ciò, specie nei vari capitoli religiosi, può creare qualche difficoltà in noi lettori occidentali, ma nulla di insuperabile; ci si commuove nello straziante racconto del figliolo suicida (Siddharth, 1997)  e si conoscono tanti dettagli privati dell'attore. Forse ci si aspettava qualcosa di più sul fronte cinematografico, solo sfiorato e curato maggiormente sull'aspetto della fama in giro per il mondo, ma come detto è un libro sul Bedi persona e non principalmente sull'attore.
Da leggere, comunque. 

Qui sopra la mia copia autografata. Kabir Bedi si è dimostrato una persona di classe estremamente gentile. 

giovedì 26 gennaio 2023

I fumetti del giovedì: La guerra in Europa (Mister No)

 

Mister No, storico personaggio Bonelli ideato da Guido Nolitta (e graficamente da almeno 3 disegnatori), torna con un nuovo brossurato autunnale, contenente 3 storie di guerra cronologicamente montate per dare una continuità all'intero volume.

La trama:
Jerry Drake prende i comandi di un caccia americano minacciato da un rivale tedesco, a causa dell'ufficiale che non è in grado di pilotare; in seguito, dopo l'incontro con la vecchia amica archeologa Patricia, Mister No rievoca per lei una drammatica vicenda (sempre durante il periodo bellico) che lo vede in Italia, dalle parti di Viterbo, alle prese con un "antico dio etrusco" che assassina brutalmente dei tombaroli. 
Nell'ultima, il pilota statunitense rievoca per Meg, la fidanzata di un suo commilitone, le circostanze che portarono alla morte di quest'ultimo, tutt'altro che un vigliacco, come descritto da qualcuno. 

Storie uscite rispettivamente per la serie regolare nel 1986 (Attacco suicida, Il demone etrusco e Il bosco sacro), per i testi di Nolitta e i disegni di Roberto Diso, e poi per L'almanacco avventura 1996 e 1998 (testi di Luigi Mignacco disegni di Ferdinando Tacconi e infine Michele Masiero / Roberto Diso) raccontano storie ora tragiche, ora quasi horror, infine delicate.
Sono tutte belle, intelligentemente piazzate per formare un'unica esperienza di guerra del personaggio e disegnate magnificamente (Tacconi era una garanzia, data anche la sua passione per gli aerei, Diso non tradisce mai, a mio avviso uno dei disegnatori italiani più sottostimati di sempre) con l'avventura centrale più lunga, quella di Nolitta / Diso, che sfiora il capolavoro, non fosse stato, probabilmente, per un finale un tantino troppo veloce e semplice nel suo svolgimento. 
Ritengo Guido Nolitta uno dei migliori sceneggiatori di fumetto italiani, ma non sempre calibratissimo nei finali delle sue storie (capita ad altri grandissimi, vedi Stephen King), per un volume comunque che non dovrebbe mancare nelle vostre librerie. 
In ultima analisi: data la passione dello scrittore / editore, è più che probabile che un'occhiata alla pellicola del decennio precedente, L'etrusco uccide ancora, di Armando Crispino con Alex Cord ed Enzo Cerusico, gliel'abbia data.  


mercoledì 18 gennaio 2023

Libro del giorno: i draghi dell'inganno.

 

Ebbene sì, dopo diversi anni di assenza (dovuti a problemucci di diritti d'autore dei quali non dirò un fico secco per non essere nuovamente redarguito!) la premiata coppia di scrittori fantasy statunitensi Margaret Weis e Tracy Hickman (che a dispetto del nome NON è una donna) tornano in libreria con una nuova trilogia dedicata agli eroi nati nei primi anni ottanta chiamati "Eroi della Lancia", infatti questi nuovi libri hanno la dicitura, sopra al logo, "classic". Conoscete la più celebre delle trilogie di questi scrittori, vero? (I draghi del crepuscolo d'autunno, I draghi della notte d'inverno e I draghi dell'alba di primavera, tutti tradotti da noi per i tipi di Armenia Editore). Ne ho parlato in questo blog tempo fa, altrimenti sarà un pochino dura seguire tutto ciò che avviene in questo nuovo, primo volume! 

Intanto, trama! 
Lady Destina Rosethorn, figlia di un cavaliere solamnico e di una specie di veggente, perde suo padre in seguito alla Guerra delle Lance, rimanendo sconvolta e impoverita; decide così di cercare e poi di imparare a utilizzare il Congegno per Viaggiare nel Tempo, onde evitare l'uccisione di suo papà, ma questo genererà una tempesta temporale che riporterà in partita alcuni vecchi, affezionati eroi della saga...

Davvero, mi piacerebbe dire di più, ma non posso. 
Quel che voglio dire, invece, è che il libro mi è piaciuto molto! Mi ci ero avvicinato per nostalgia (lessi la prima trilogia praticamente in tempo reale, da adolescente) anche se un po' prevenuto: spesso i titoli di questa collana si sono rivelati poi banalotti, scontati, un po' ampollosi. Anche la seconda rilettura della celebre saga mi aveva annoiato un pochino. Invece questo nuovo inizio, seppur non entusiasmante, è proprio un fantasy classico e avvincente! Troverete tutto quel che avete amato, o amerete, di una saga tanto famosa e premiata. L'idea di base, poi, seppur non originale, è scritta in maniera da lasciare in attesa che prosegua. 
Ahimè, tornano a galla anche i difetti che me ne avevano allontanato: personaggi che fanno cose davvero assurde, difficili da accettare (ricordate l'ostinazione del nano Flint per l'acqua? E Sturm e la torre?) qui il kender Tas fa di peggio, con la presunta "moglie", dando il via alla sarabanda di eventi. 
Difficile da accettare appunto per l'assurdità della situazione, ma tutto sommato vi divertirete (anzi, per qualcuno sono il valore aggiunto di queste storie!) io dal canto mio non posso che aspettare felice che esca il secondo volume (non più Armenia ma Fanucci) e di consigliarvi l'acquisto! 

Ah, no! C'è altro con spoiler:
Ma il Mezzelfo non era morto? Devo essermi perso qualcosa.
Chi sa, parli!