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domenica 22 maggio 2022

Libro del giorno: Cyrano de Bergerac.

 

 È giusto mettere "Cyrano de Bergerac" sotto la voce "Libro del giorno" in questo blog? Mica tanto!
L'opera del francese Edmond Rostand, infatti, nasce come testo per il teatro nel 1897 (prima pubblicazione) e non come racconto, romanzo o altro! 
Ma andiamo con ordine...

Trama!
Il guascone Cyrano de Bergerac (abile spadaccino, dissacrante cittadino, impareggiabile poeta e avventuriero a tutto tondo) si innamora di sua cugina Rossana, bellissima cortigiana che crede però di amare a sua volta un cadetto, Cristiano. Cyrano ha un naso terribilmente ridicolo e, con la sua parlantina sciolta con la quale ama mettere alla berlina potenti e prepotenti, si è circondato di nemici. Tra equivoci, drammi e risate si dipanerà l'intera vicenda in un ciclo di qualche anno.
 
Ora: dopo oltre un secolo dalla prima messa in scena, si può ancora ridere e commuovere di fronte a un simile personaggio? La risposta è sì, eccome se si può. Il testo è così scorrevole che pare di leggere un romanzo, lo finirete nel giro di un paio di giorni, vi appassionerete alla figura un po' tragica, un po' eroica e un po' comica dello spadaccino dal grande naso, burbero che sogna però la giustizia e un amore impossibile. Portato a teatro ancora oggi (in Italia ne trasse una pièce  persino Gigi Proietti negli anni ottanta) e sporadicamente apparso sul grande schermo (Depardieu ne è stato eccellente interprete), Cyrano ha stregato tutti i grandi della musica e dell'Arte in generale (indimenticabile il capolavoro che gli ha dedicato Francesci Guccini in "D'amore di morte e di altre sciocchezze") segno del tutto evidente dello spessore del personaggio (realmente esistito anni prima la scrittura di Rostand) e dell'opera che lo vede protagonista. 
Vogliatevi bene e mettetelo nella vostra libreria.
Non ve ne pentirete!


mercoledì 4 maggio 2022

Libro del giorno: Tre cene.

 

Ultima, ennesima fatica letteraria per l'ex cantautore Francesco Guccini, con questo nostalgico racconto dedicato a tre passaggi temporali pavanesi (Giunti, 2021).

Il libro, infatti, si snoda attraverso tre incontri conviviali che un gruppo di amici pavanesi (da Pavana, luogo di origine del Maestrone) effettuano col trascorrere degli anni, permettendo ai vari personaggi di raccontare vicende, aneddoti e ricordi. 

A parte il primo racconto, ambientato negli anni trenta (per altro l'unico non originale presente nel volume) gli altri non mi hanno convinto granchè. Il libro, seppur piacevole e infarcito di parole desuete e originali, risulta un pochino stucchevole sulle vicende dei personaggi, alcuni non particolarmente simpatici, e sull'obiettivo che lo scrittore modenese intendeva raggiungere. 
Forse, anzi sicuramente, non l'ho capito io. Guccini è stato a mio parare un cantautore impareggiabile, ma come romanziere non lo trovo particolarmente dotato.