Secondo romanzo di Stephen King dopo "Carrie", 1974 il primo, 1975 il secondo, "Le notti di Salem" è un capolavoro. Uno dei tanti scritti dal Re del Maine. Forse più rappresentativo del King che verrà di "Carrie" stesso, questo libro mostra tutto l'universo kinghiano: volume composto da un numero consistente di pagine, una miriade di personaggi tirati in ballo, uno scrittore problematico come protagonista, una comunità chiusa e piena di segreti.
La trama:
Ben Mears, scrittore affermato, torna a Jerusalem's Lot, luogo in cui è nato, dopo parecchi anni: qui ricorda un episodio della sua infanzia, quando un cadavere in una casa considerata maledetta lo perseguitò a lungo, e ancora lo disturba.
Contemporaneamente allo scrittore, si trasferiscono a Salem (e proprio in quella casa), due antiquari: lo scostante signor Straker e il misterioso Kurt Barlow.
Quest'ultimo non tarderà a rivelarsi per quel che è: un vampiro assetato di sangue, voglioso di trasformare tutta la vecchia provincia americana nel suo regno!
Le quasi 700 pagine si bevono che è una meraviglia, la lotta serrata di Ben e dei suoi alleati (Susan e il dottor Cody, nonché il fantastico ragazzino fissato con l'horror Marc) si fonde con la ragnatela di contagio e terrore che Barlow ha tessuto su tutta Salem's Lot.
Questo fu il primo King che comprai e lessi d'un fiato, più di 30 anni fa al mare, ne fecero anche una dignitosa serie TV in due puntate con David Soul nei panni del protagonista e Reggie Nalder (visto anche in "L'uccello dalle piume di cristallo" di Dario Argento) in quelle del vampiro, assai simile al Nosferatu di herzoghiana memoria.
Lo trovate in tante edizioni, anche economiche: se vi piace lo scrittore di Bangor e non avete ancora letto questo fatelo, se amate solo una buona storia del terrore o vi piacerebbe leggere un romanzo scritto magnificamente idem.
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