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martedì 22 ottobre 2019

Libro del giorno: L'esorcista.

Scritto nel 1971 da William Peter Blatty, la storia narra le disavventure di una giovanissima ragazza che viene posseduta dal demone Pazuzu, che la costringe a cambiare personalità e a scagliarsi violentemente contro chiunque tenti di aiutarla, ivi compresa sua madre, un'attrice, e i due sacerdoti che vengono chiamati in soccorso quando la scienza "ufficiale" fallisce.

Studente all'università, Blatty ascoltò casualmente una terribile storia di possessione demoniaca avvenuta nel Maryland ai danni di un ragazzo luterano, che sarebbe stato quindi esorcizzato da San Michele in persona, entrato nel suo corpo per combattere lo spirito maligno.
Non si sa molto su questa faccenda, se non che potrebbe essere stata l'atroce burla di un ragazzo in cerca di attenzioni, ma Blatty la ritenne comunque valida per la storia che aveva intenzione di scrivere: il romanzo, al netto di tutto, è bellissimo. Serrato, "blasfemo", realmente spaventoso. Personalmente parlando l'ho trovato più inquietante del pur eccezionale film che William Friedkin gli dedicherà un paio di anni più tardi, lo stesso scrittore ne svilupperà il seguito e dirigerà personalmente il non disprezzabile film "L'esorcista 3", nel 1990.
Al momento dell'uscita in libreria, però, il romanzo non ottenne alcun successo, e pochi erano coloro disposti a offrire visibilità a una storia tanto delicata, siamo pur sempre nel 1971! Blatty dovrà ricorrere a una forzatura: invitato in radio per parlare d'altro, ne approfitterà, quasi strappando il microfono dalle mani del conduttore, per dire tutto quel che poteva su "L'esorcista", stimolando così la fantasia e la curiosità dei lettori, che finalmente si decideranno a dargli una chance... chissà come sarebbe finita, altrimenti!
Lo metto sul podio dei romanzi horror più belli, anche se a un celebre lettore, Stephen King, come spiegato in "Danse macabre" (1981) , non è piaciuto affatto.
Che altro dire? Ristampato anche da Fazi una decina di anni fa, prendetelo e leggetelo.
Non ve ne pentirete!

2 commenti:

  1. Questo ancora mi manca. Forse potrei leggerlo in inglese. Com'è lo stile, scorrevole o ricercato?

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  2. Scorrevole e scritto in maniera molto "semplice", in più non ha una lunghezza esagerata! Consigliatissimo!

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