Stephen King è probabilmente uno dei pochi scrittori contemporanei ad aver prodotto più capolavori che libri "normali".
Personalmente parlando ho adorato "Le notti di Salem", "Pet sematary", "Misery non deve morire" etc., però se dovessi sceglierne uno, senza tanti dubbi punterei l'indice sul monumentale "It", capolavoro scritto a metà degli anni 80.
La storia, per chi non la conoscesse, dato il clamore suscitato dai due film a lui dedicati da Muschietti in epoca recentissima, narra la vicenda di un essere famelico e maligno, It appunto, che ogni 27 anni torna in una cittadina del Maine, l'immaginaria Derry, per divorare bambini dopo aver spento le coscienze di tutti gli altri. Ad affrontarlo un gruppo di ragazzini male in arnese, che torneranno da adulti per sfidarlo nuovamente, dopo averlo battuto tempo prima.
In It c'è davvero tutto: la crescita, la formazione, le paure ancestrali, l'amicizia e i primi amori, l'ignoto. Con oltre 1500 pagine It è un librone che vi terrà inchiodati dalla prima all'ultima pagina, denso com'è di scene e "immagini" epiche, indimenticabili. I nomi dei "Perdenti", i ragazzini che scoprono It e provano a vincerlo, vi rimarranno tatuati sulla pelle, così come le tante raffigurazioni che l'essere usa per spaventarli, non ultima, chiaramente, quella più iconica e terrorizzante: il clown Pennywise.
Letto che ero molto giovane e riprovato in età adulta, il risultato è stato identico: It è uno dei romanzi che preferisco in assoluto.
Sull'omonima trasposizione cinematografica (in due volumi che toglie le contrapposizioni cronologiche dei Perdenti giovani e adulti e trasforma il clown in una pupazzetto stridente che salta fuori senza soluzione di continuità) non chiedetemi nulla.
L'ho trovata davvero brutta!
Da "giovane" ho letto tutti i romanzi del Re, da "Carrie" a "La casa del buio". E' un po' di anni (dall'uscita de "La casa del buoio, più o meno 2001-2002) che non leggo un suo romanzo. Ho adorato "Misery", "l'ombra dello scorpione" e "Shining" tra i "vecchi" mentre ho apprezzato molto "Insomnia" (ma non saprei dire perché) tra quelli più "recenti". Del ciclo de "La Torre nera" adoro il primo romanzo mentre gli altri mi piacciono a macchia di leopardo. Purtroppo "It" non mi è mai piaciuto più di tanto e, anche in questo caso, non saprei dire perché (l'ho letto verso la fine degli anni '80 e non ne ho un ricordo preciso, naturalmente). Le recenti trasposizioni cinematografiche di "It" non le ho viste quindi non saprei. Probabilmente non le vedrò visto che gli horror mi mettono a disagio. Un caro saluto.
RispondiEliminaPaolo Cesario.
P.S.: credo che verrò a scocciarti spesso sul blog! :-D
Qua sto! :)
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