Mister No, storico personaggio Bonelli ideato da Guido Nolitta (e graficamente da almeno 3 disegnatori), torna con un nuovo brossurato autunnale, contenente 3 storie di guerra cronologicamente montate per dare una continuità all'intero volume.
La trama:
Jerry Drake prende i comandi di un caccia americano minacciato da un rivale tedesco, a causa dell'ufficiale che non è in grado di pilotare; in seguito, dopo l'incontro con la vecchia amica archeologa Patricia, Mister No rievoca per lei una drammatica vicenda (sempre durante il periodo bellico) che lo vede in Italia, dalle parti di Viterbo, alle prese con un "antico dio etrusco" che assassina brutalmente dei tombaroli.
Nell'ultima, il pilota statunitense rievoca per Meg, la fidanzata di un suo commilitone, le circostanze che portarono alla morte di quest'ultimo, tutt'altro che un vigliacco, come descritto da qualcuno.
Storie uscite rispettivamente per la serie regolare nel 1986 (Attacco suicida, Il demone etrusco e Il bosco sacro), per i testi di Nolitta e i disegni di Roberto Diso, e poi per L'almanacco avventura 1996 e 1998 (testi di Luigi Mignacco disegni di Ferdinando Tacconi e infine Michele Masiero / Roberto Diso) raccontano storie ora tragiche, ora quasi horror, infine delicate.
Sono tutte belle, intelligentemente piazzate per formare un'unica esperienza di guerra del personaggio e disegnate magnificamente (Tacconi era una garanzia, data anche la sua passione per gli aerei, Diso non tradisce mai, a mio avviso uno dei disegnatori italiani più sottostimati di sempre) con l'avventura centrale più lunga, quella di Nolitta / Diso, che sfiora il capolavoro, non fosse stato, probabilmente, per un finale un tantino troppo veloce e semplice nel suo svolgimento.
Ritengo Guido Nolitta uno dei migliori sceneggiatori di fumetto italiani, ma non sempre calibratissimo nei finali delle sue storie (capita ad altri grandissimi, vedi Stephen King), per un volume comunque che non dovrebbe mancare nelle vostre librerie.
In ultima analisi: data la passione dello scrittore / editore, è più che probabile che un'occhiata alla pellicola del decennio precedente, L'etrusco uccide ancora, di Armando Crispino con Alex Cord ed Enzo Cerusico, gliel'abbia data.
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