Questo è uno di quei fumetti che ho particolarmente a cuore: scritto dal grande autore Robin Wood per i disegni dell'allora (quasi) debuttante Carlos Gomez, si tratta di una di quelle storie che, una volta lette, non dimentichi più: con Dago capita spesso.
Come disse una volta uno standista al Romics: “Dago crea dipendenza".
Mai ascoltato nulla di più giusto.
Dunque: siamo nella Roma del 1527, la capitale è in stato di assedio a causa delle truppe tedesche (sono lanzichenecchi, per la precisione) che su preciso ordine del re di Spagna Carlo V stanno conducendo questa battaglia per fronteggiare il papa: si schiera al fianco della Capitale Dago, il Giannizzero Nero, che con un pugno di uomini tenta, inutilmente, la difesa della Città Eterna, destinata a cadere.
Personaggi, intrecci e veridicità degli eventi e dei luoghi raccontati, semplicemente magistrale: ogni dialogo, ogni caduto e ogni personaggio in scena è un'opera d'arte, destinata a rimanere negli annali del fumetto mondiale.
La bestialità dei vincitori, le pene dei vinti e la fallibilità del Rinnegato creano un affresco epico e avvincente, incapace di tenere nell'indifferenza chiunque si cimenti nella lettura.
Fatelo, poi mi direte.
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