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venerdì 31 dicembre 2021

giovedì 30 dicembre 2021

Libro del giorno: "Il tempo di tornare a casa".

 

Matteo Bussola, Il tempo di tornare a casa.
Einaudi, 2021 pagine 184.
 
Ultimo libro del disegnatore / scrittore / conduttore radiofonico Matteo Bussola da Verona, stavolta impegnato in un raccontone corale ambientato in una stazione ferroviaria. 
 
Trama!
In una piccola stazione si intrecciano le storie di un variegato gruppo di viaggiatori, alle prese con piccoli e grandi problemi della nostra quotidianità: si sfiorano, qualche volta si parlano, tratteggiando un affresco molto umano, quasi palpitante nelle azioni e nei pensieri dei protagonisti. 
 
C'è poco da dire: Bussola fa centro un'altra volta con un gruppo di persone (oops, personaggi) così umane e sensibili da rendere impossibile la chiusura del libro, se non per appoggiarlo al petto e riflettere un po'. 
Un libro difficile, ma solo da scrivere!
In estrema sintesi: Matteo Bussola è uno dei migliori scrittori della nuova generazione. 
 

martedì 21 dicembre 2021

Libro del giorno: L'alta fantasia.

 

Uscito pochi mesi fa per la Solferino, "L'alta fantasia", titolo estratto da un componimento di Dante Alighieri, è l'ultimo romanzo di Pupi Avati. 

Trama: il poeta Giovanni Boccaccio, molti anni dopo la scomparsa del Sommo Poeta Dante, si mette in viaggio alla ricerca di Beatrice, monaca e figlia di Alighieri, allo scopo di saldare un vecchio debito.
L'anziana donna vorrà però incontrarlo?

Amo molto l'Avati scrittore, forse più del regista, ma non ero certo di questa lettura: non mi sono mai avvicinato alle opere e alla "persona" di Dante Alighieri, eppure il saper raccontare dell'artista emiliano mi ha nuovamente trascinato: la scrittura qui è ancora più "scarna", sottile, asciutta, eppure i momenti che commuovono vi sono tutti, l'amore e la passione per un determinato periodo italiano pure. Non posso aggiungere altro per non spoilerare troppo, ma acquistate con tranquillità questo libro: anche voi, come me, alla fine resterete soddisfatti, avvinti, e come me avrete voglia di approfondire tutto ciò che riguarda il poeta toscano. 
Pupi Avati, che abbia una telecamera o una penna in mano, sa raccontare come pochi: vi consiglio tutti i suoi libri. 

Vi lascio con l'immagine della dedica che mi ha rilasciato proprio sulla copia di questo romanzo. 
Alla prossima e buone Feste a tutti quanti.
Statemi bene, mi raccomando! 


domenica 14 novembre 2021

"Le Storie" ristampa Judas.

 

All'interno della serie "Le Storie", della Sergio Bonelli Editore, a dicembre verrà ristampato "Judas", crepuscolare antieroe del West: creato dai fratelli Missaglia (Ennio per le sceneggiature e Vladimiro per i disegni) e uscito alla fine degli anni settanta in una quindicina di numeri, la storia racconta le vicissitudini di Alan Scott, ex fuorilegge accusato di aver tradito i suoi complici (da qui l'odiato soprannome) e ora al servizio della legge privata della Pinkerton.

Ho amato molto questa serie a fumetti: Judas era un personaggio senza futuro, senza speranza, senza redenzione. Cinico, solitario, polveroso, dipinto in un West selvaggio con poco o niente di romantico come viene dipinto talvolta.

Ennio Missaglia era molto bravo, suo fratello faceva il suo: essenziale, nervoso, leggibilissimo; si alternò alle matite con un altro sottovalutato artista veneziano, Ivo Pavone. Da soli, loro tre, crearono e realizzarono per oltre un anno un fumetto pienamente godibile.

È una serie perfetta? Niente di più lontano, ma era "sincera", pulita, come non se ne fanno più. Sul finire degli albi, nel 1980, non bisognava essere degli esperti per ravvisare nelle tavole il segno della fretta, della stanchezza, della delusione sul tramonto del personaggio. Se fare il fumettista è un mestiere difficile, e lo è sul serio, allora doveva esserlo di più: non c'erano le pacche sulle spalle, gli apprezzamenti virtuali, i raduni, i like, le vendite di originali agli appassionati, le ricerche di materiale on line, le riviste che potessero gettare quantomeno un po' di luce su questi eroi, pilastri del fumetto nostrano. Provate a cercare qualche immagine su Google di Franco Bignotti o di Franco Donatelli.

Trovato pochino, vero? Quasi niente.

E di tanti altri non abbiamo mai saputo nemmeno il nome o il perché si siano dati a un mestiere tanto strano.

Eppure chiunque stringa oggi una matita in mano deve loro moltissimo.

Mi rabbuio un po' quando sento o leggo che questo fumetto o quel personaggio sarebbero poco fruibili dal lettore odierno, dal giovane: oggi è tutto più facile, vi sono diavolerie che aiutano l'autore, persino nell'aggiustare un po' quel fondale o quella prospettiva non perfettamente riuscita. Ai tempi c'erano solo solitudine, pile di tazzine di caffè e i numeri impietosi che l'editore ti comunicava.

Da lì passava il futuro di artista o l'oblio eterno.

Comprate "Judas".

Ad avercene.

 

martedì 5 ottobre 2021

Corso di fumetto a Roma.

 

Gli amici della Prankster Comics organizzano un corso di fumetto per ragazzi in collaborazione con la libreria Tomo, in via degli Etruschi.
Per info e prenotazioni date un'occhiata alla locandina qui sopra o visitate la pagina ufficiale della casa editrice.

mercoledì 8 settembre 2021

Libro del giorno: "Anatomia di un cuore selvaggio"

 


"Anatomia di un cuore selvaggio - autobiografia", Piemme Editore, Asia Argento.

Ho finito anche questa lettura.
Va bene, Asia si rivela senza filtri e senza censure (talvolta qualcuna piccina non ci sarebbe stata male), raccontando di sé, della sua famiglia e della sua travagliata vita (nonostante sia ancora una giovane donna) che l'hanno vista figlia di celebri genitori (non devo dirvi CHI sono il papà e la mamma. Vero?) un po' assenti, delle punte di depressioni, delle violenze subite e del marcio che c'è nel mondo del cinema (ma non è che gli altri ambienti siano così profumati) con parole che talvolta fanno provare empatia e tenerezza verso di lei, talvolta stomacano un po', nei ripetuti, incessanti ricordi di amplessi di varia natura e di larghe vedute, che francamente hanno finito per annoiarmi (sarà che sto invecchiando).
Ho una sola riflessione: a torto o a ragione, dipende sempre dai gusti, la Argento ha attraversato il nostro cinema, sia di genere che quello considerato di "serie A": Lamberto Bava, Michele Soavi, Dario stesso, George Romero, Peter Del Monte, Carlo Verdone, Abel Ferrara, Nanni Moretti, Van Sant, Sofia Coppola... è mai possibile che non sprechi una, e dico una sola sillaba su qualcuno di questi film? Va bene la ribellione giovanile (io non ne ebbi il coraggio), le droghe, la promiscuità e il rock, ma "La terra dei morti viventi"?, "Perdiamoci di vista", "Palombella rossa"...? Solo lontanamente accennati, Romero manco quello.
Sono poco più di 200 pagine che scorrono piacevolmente, scrive davvero bene, ma sarebbero potute essere 450 con aneddoti e ricordi dal set, che mi sarebbe piaciuto leggere.
Peccato!