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mercoledì 8 settembre 2021

Libro del giorno: "Anatomia di un cuore selvaggio"

 


"Anatomia di un cuore selvaggio - autobiografia", Piemme Editore, Asia Argento.

Ho finito anche questa lettura.
Va bene, Asia si rivela senza filtri e senza censure (talvolta qualcuna piccina non ci sarebbe stata male), raccontando di sé, della sua famiglia e della sua travagliata vita (nonostante sia ancora una giovane donna) che l'hanno vista figlia di celebri genitori (non devo dirvi CHI sono il papà e la mamma. Vero?) un po' assenti, delle punte di depressioni, delle violenze subite e del marcio che c'è nel mondo del cinema (ma non è che gli altri ambienti siano così profumati) con parole che talvolta fanno provare empatia e tenerezza verso di lei, talvolta stomacano un po', nei ripetuti, incessanti ricordi di amplessi di varia natura e di larghe vedute, che francamente hanno finito per annoiarmi (sarà che sto invecchiando).
Ho una sola riflessione: a torto o a ragione, dipende sempre dai gusti, la Argento ha attraversato il nostro cinema, sia di genere che quello considerato di "serie A": Lamberto Bava, Michele Soavi, Dario stesso, George Romero, Peter Del Monte, Carlo Verdone, Abel Ferrara, Nanni Moretti, Van Sant, Sofia Coppola... è mai possibile che non sprechi una, e dico una sola sillaba su qualcuno di questi film? Va bene la ribellione giovanile (io non ne ebbi il coraggio), le droghe, la promiscuità e il rock, ma "La terra dei morti viventi"?, "Perdiamoci di vista", "Palombella rossa"...? Solo lontanamente accennati, Romero manco quello.
Sono poco più di 200 pagine che scorrono piacevolmente, scrive davvero bene, ma sarebbero potute essere 450 con aneddoti e ricordi dal set, che mi sarebbe piaciuto leggere.
Peccato!

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