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martedì 20 dicembre 2022

Libro del giorno: Zagor - Guerra!

 

Sergio Bonelli Editore, cartonato uscito a novembre di quest'anno, ripropone una classica storia a fumetti di Zagor scritta dal suo creatore, Guido Nolitta, per i disegni di Gallieno Ferri, originariamente pubblicata sul numero 37 della serie regolare, gennaio 1968. 

La trama: il figlio di un ufficiale dell'esercito viene rapito da una tribù di indiani, mosso dal dolore e dalla rabbia, questi decide di affidare la liberazione del piccolo a un gruppo di mercenari spietati denominati "Lupi Neri"; per impedire una strage, anche lo Spirito con la Scure si mette sulle tracce del rapito...

Vicenda nota per l'iconica copertina di Ferri, utilizzata anche dalla strenna Mondadori per un'altra storia di Zagor ("Zagor racconta") nel 1977, vede quella che a parere personalissimo di chi scrive non è la miglior sceneggiatura nolittiana; la vicenda infatti è piuttosto esile (attenzione spoiler!), i Lupi Neri si rivelano poi non così terribili, Zagor scopre l'ubicazione del sequestrato grazie a una puerile coincidenza, e per finire le busca in coda alla storia dal capo dei mercenari, tal Otto Kraus, non facendo di certo una bella figura!
Di sicuro i disegni di Ferri sono ottimi, di lì a poco esploderà in tutto il suo splendore, e tutto sommato la storia scivola via piacevolmente, ma continuo a credere che sarebbero altre le avventure da prendere in considerazione per brossurati e cartonati della Bonelli dedicati all'eroe di Darkwood:  "La scure e la sciabola", per esempio, oppure "Il ritorno del vampiro" del 1981 o ancora quel "Zombi" che ispirerà allo sceneggiatore Dardano Sacchetti il capolavoro di Lucio Fulci "Zombi 2" (1979).
A margine di quest'ultimo titolo, come racconto in un articolo uscito per SCLS Magazine n° 22 (marzo 2022), non fu una storia di Tex a ispirare il film horror, come pedissequamente sostenuto da molti partecipanti alla pellicola, ma proprio la serie di albi scritti da Nolitta e disegnati da Franco Bignotti nel 1973. Per chi fosse interessato ad approfondire la questione, consiglio di recuperare il numero della rivista in questione!  
 

domenica 18 dicembre 2022

Libro del giorno: Il grande libro di Stephen King.

 

Di George Beahm, pubblicato nel nostro paese da Mondadori. 

Questo librone (grande formato, pesantissimo, copertina cartonata e oltre 500 pagine) approfondisce e sviscera addirittura la vita e le opere del fuoriclasse del Maine, con interviste, interventi, aneddoti e tante notizie, che vanno dalla nascita dello scrittore fino ai giorni nostri; non mancano notizie sui film tratti dalle sue opere e tanto altro.

Il tomo indubbiamente merita, non tanto per le illustrazioni contenute, non sempre all'altezza, ma per il fatto che può soddisfare davvero chiunque sia un fan del Re del Terrore: qui sono racchiuse tutte le notizie su King, punti di vista diversi e davvero alla fine si pensa di conoscere personalmente il grande scrittore. La scrittura di Beahm è scorrevole, mai didascalica o invasiva, lascia sempre spazio alle interviste e ai vari interventi pubblici di King o ai suoi collaboratori, risultando davvero piacevole da scorrere.
Forse, a voler cercare il pelo nell'uovo, le pagine dedicate ai romanzi veri e propri sono a mio avviso poche, talvolta scarne; come puoi cavartela con un capolavoro come "IT", per fare un esempio, con sole 3 o 4 pagine?

lunedì 21 novembre 2022

Libro del giorno: Sanpa, madre amorosa e crudele.

 

Dato alle stampe nel 2021 per Giunti (ma attenzione, era già uscito nel 1996 con il titolo "La quiete sotto la pelle"), Sanpa è la storia di Fabio Cantelli Anibaldi, che entra nella celebre (o famigerata, fate voi) comunità di recupero fondata da Vincenzo Muccioli nel 1978, per problemi di tossicodipendenza fino a ricoprire il ruolo di uno degli addetti stampa del fondatore stesso.

Il racconto, quindi, come è facilmente intuibile, è un'autobiografia che Cantelli inquadra specialmente dal momento in cui inizia a diventare un tossicodipendente fino alla morte di Muccioli, avvenuta nel 1995.

Spazzo il campo da ogni dubbio: a me il libro è piaciuto, e molto. 
Cantelli scrive bene, molto bene; non si limita a una cronistoria di eventi, personaggi incontrati e aneddoti sequenziali, cosa che mi sarebbe stata bene lo stesso, ma infarcisce il lungo racconto con preziose analisi introspettive, citazioni pregiate e uno stile assai elegante; certo manca qualche approfondimento sui fatti: il Processo delle Catene, per esempio, avrebbe meritato più spazio da parte dello scrittore, così come la morte tragica di Roberto Maranzano o i suicidi avvenuti all'interno della struttura dei ragazzi Natalia Berla, Gabriele De Paola e Fioralba Petrucci, che Cantelli sfiora solamente (anche dei politici che presero a frequentare San Patrignano in un secondo momento non c'è moltissimo). 
Però contrappone queste "lacune" con un'invidiabile lucidità di analisi riguardo la comunità e il suo fondatore: non descrive Muccioli come un santino, tanto per dire, e neppure come un delinquente irresponsabile come qualche giornale volle scrivere in quegli anni. Conoscendo approfonditamente ciò di cui parla lo scrittore è equilibrato e non cade in facili giudizi, descrivendo puntualmente e senza acredine o sviolinate eccessive la sua esperienza. 
Un libro che consiglio caldamente, anche se non siete interessati all'argomento: al di là di tutto "Sanpa" è un bel volume di letteratura.
Non è poco, di questi tempi.
Ah, un paio di anni fa Netflix fece una docuserie (si dice così?) su San Patrignano intitolata "SanPa - Luci e tenebre di San Patrignano", nella quale compare in diversi frangenti il Cantelli stesso. 

giovedì 10 novembre 2022

Libro del giorno: Moon Lake.

 

Uscito per la fida Einaudi nel 2021, questa ennesima fatica dell'esplosivo scrittore texano non deluderà i suoi tanti fan! 

La trama:
1968, l'adolescente Daniel, in auto col burbero padre, finisce nelle scure acque del Moon Lake, dove riesce a salvarsi solo grazie all'intervento di una famigliola di colore abitante del posto. 
La sconcertante verità sulla tragedia verrà a galla solamente molti anni più tardi, gettando una nuova luce su tutta la città. 

Allora: se amate (come me) Joe Lansdale amerete anche questo libro, che ha tutte, proprio tutte, le fissazioni autoriali dello scrittore statunitense: ironia, laghi maledetti, stati del sud, gente di colore bersagliata dai bianchi, misteri e sociale amalgamati in una cornice che solamente lui sa tessere come si deve; certo, questa vicenda è particolarmente assurda e ci vuole una robusta dose di sospensione dell'incredulità, ma chissene importa! I personaggi sono ben congegnati, interessanti, ironici, misteriosi, si finisce per sospettare di tutti, le vicende sono appassionati e scorrevoli come pallottole, il ritmo in crescendo costante! Insomma il buon Joe non delude mai, anche in questo caso, visto che non ci troviamo probabilmente in presenza del suo miglior romanzo, resta fortemente consigliato!
Da leggere e da regalare.
(In foto la mia copia autografata)

giovedì 27 ottobre 2022

Libro del giorno: La marchesa Casati.

 

Scritto dalla figlia di un cugino della marchesa Anna Casati Stampa (nata Fallarino) una decina di anni fa, per i tipi della Baldini & Castoldi, il libro ripercorre le tappe che portarono il marito di Anna, il marchese Camillo Casati Stampa di Soncino, ad uccidere in una notte romana sia la moglie che il presunto amante di lei, Massimo, nel 1970.

La nota vicenda di cronaca, paradossalmente, non sta solamente nella triplice tragedia (il marchese, dopo aver assassinato i due si spara con il fucile del delitto), ma nel "ritrovamento" e nelle testimonianze che portarono alla luce la vita sessuale dei ricchi coniugi, fatta di scappatelle, voyeurismo, scambismo e chi più ne ha più ne metta, tutti ingredienti che l'italietta bigotta e moralista di allora non poté digerire. 

Diciamolo subito: il volume, seppur ben scritto, l'autrice, Mariateresa Fiumanò è laureata e autrice di testi scientifici, evidenzia lacune da diversi punti lo si guardi: la Fiumanò rievoca monologhi della marchesa, "fatti", dialoghi, sfoghi, lettere e diari (all'epoca dei fatti lei doveva essere poco più di una bambina, risulta già strano che una donna matura e problematica come la protagonista del libro racconti episodi con dovizia di particolari così scabrosi a una nipote tanto giovane) senza tuttavia riportare una sola prova di quanto raccontato; le date sono poche, i dialoghi chiaramente avvengono sempre in privato, le foto le ha bruciate, i diari perduti o ceduti... insomma nel libro a parte i suoi ricordi non vi è assolutamente nulla che certifichi anche lontanamente quanto narrato. La pubblicità riporta la volontà dello svelare come era davvero Anna e quali erano i reali sentimenti verso suo marito, come a sfidare chi riportò solo le notizie a sfondo sessuale, non sempre veri, ma la prima a raccontare particolari intimi e talvolta volgari della vicenda è proprio lei. 
Ho strabuzzato poi gli occhi sulle ultime pagine, che non svelo.
Come sempre, ai lettori l'ardua sentenza!

martedì 4 ottobre 2022

Libro del giorno: Jack lo Squartatore - un demonio a Whitechapel.

 

Prima uscita da edicola per la serie "I volti del male", che includeva anche Hitler, Vlad Tepes, Nerone e Caligola tra gli altri, l'agile libretto ripercorre le macabre gesta del primo assassino seriale riconosciuto dalla Storia. 
 
La vicenda, ahinoi senza finale, è risaputa: in piena epoca vittoriana londinese, nel malfamato quartiere di Whitechapel (niente Legge, niente Giustizia, niente pulizia) si aggira tra i vicoli sordidi trafficati da criminali e prostitute, un assassino misogino e violento, la cui missione è proprio quella di sterminare le seconde,  macellaio che resterà senza volto. 
 
Il piccolo volume (appena 145 pagine), ripercorre senza fronzoli tutta la vicenda, senza però dimenticare investigatori, vittime, possibili sospetti, in quella che è una ricostruzione scarna ma tutto sommato accurata, che non mancherà di interessare coloro che sono alla ricerca di un buon sunto per questa storia orribile. 
Oggi Jack the ripper fa quasi sorridere, pieno com'è di parodie, storie apocrife, traballanti soluzioni date in pasto al lettore pure firmate da nomi illustri, ma ad oggi nulla di sicuro si conosce sull'identità di un assassino che era spaventoso, altro che parodia: aggrediva le sue vittime, le mutilava, le disponeva come in un affresco da incubo, sfidava la polizia con minacce e derisioni, è sparito nel buio da cui era venuto. 
Una delle figure più tragiche del 1800. 
Se siete alla ricerca di un libro che soddisfi il vostro interesse senza annoiare e senza presunzioni di verità, date pure un'occhiata a questo economico volume. 
 
 
 

sabato 1 ottobre 2022

Libro del giorno: Mi chiamavano Gargiulo...

 

Massimo Vanni: attore, stunt, maestro d'armi... soprattutto noto per aver interpretato il brigadiere Gargiulo in molte pellicole della serie "Delitto..." e "Squadra anti..." di Bruno Corbucci con Tomas Milian nei panni del maresciallo Nico Giraldi. Questa è la sua storia!
 
Il libro, va da sé, stampato per i tipi di Bloodbusters (negozio specializzato in articoli sul cinema di genere italiano di Milano https://www.bloodbuster.com ) racconta per intero e con dovizia di particolari la carriera del popolare stunt, passando dai film più scalcinati alle grandi opere girate a Cinecittà. 

Togliamoci subito il dente che fa male: la quasi scomparsa dei correttori di bozze è un male assoluto che colpisce scrittori, editori e lettori, mandando purtroppo in stampa volumi come questo, zeppi di refusi, ripetizioni, errori di ortografia (qual è scritto con l'apostrofo, sì senza accento e via dicendo) che rendono talvolta difficile lo scorrimento della lettura.
Ciò detto, e vale per tante altre produzioni, il libro del simpatico e gentilissimo Vanni (conosciuto di persona anni fa al cinema Trevi di Roma) scritto sottoforma di intervista da Andrea Girolami, figlio di Enzo G. Castellari, grande regista del nostro cinema, è davvero denso di spiegazioni, dettagli, aneddoti, curiosità che chiunque ami la settima arte non dovrebbe farsi sfuggire! Massimo Vanni è davvero una sorta di enciclopedia ambulante sul nostro cinema, ma ha partecipato anche a grandissime produzioni internazionali (vedasi il recente House of Gucci) in svariate vesti, quindi il libro è adattissimo anche a chi, come me, ama il cinema a 360°. 
Lo consiglio.