La nave di Teseo, 25,00 €
Si tratta, come evince la scritta in cima a tutto, dell'autobiografia che il regista statunitense diede alle stampe nel 1980 e curiosamente ristampato dalla notevole casa editrice milanese in questi giorni.
L'autobiografia segue la vita del regista / scrittore / attore lungo il corso della sua vita, anche se non si basa molto sull'infanzia bensì sul periodo di guerra combattuto sul suolo italico e, soprattutto, sui rapporti umani avuti dall'ironico artista durante tutti i suoi incontri (amicizie, collaborazioni, matrimoni) dando uno spaccato molto interessante sul mondo del cinema e non solo.
Come accennato, Huston scrive di cinema (benissimo) e riesce a descrivere senza ampollosità la vita hollywoodiana e i suoi tanti incontri, dando saggio di una perizia tecnica davvero invidiabile e di una capacità di uscire dai periodi di crisi con ironia e leggerezza. Le pagine sul cinema vero e proprio sono impagabili, d'altronde è il regista de Il mistero del falco, Il tesoro della Sierra Madre, Giungla d'asfalto, Moby Dick, La Bibbia etc. meno entusiasmanti, a parer di chi scrive, i resoconti delle battute di caccia (uccide persino una tigre), tuttavia racontate anch'esse con senso del ritmo e notevoli capacità narrative.
Peccato che il libro si fermi in un periodo nel quale Huston era ancora attivissimo e non potremo quindi leggere mai racconti e aneddoti su film successivi a questa autobiografia quali Fuga per la vittoria o L'onore dei Prizzi. Sarebbe stato molto divertente sentire anche il suo punto di vista dopo la curiosa partecipazione a Tentacoli, di Ovidio Assonitis, di cui invece non vi è traccia!
John Huston scompare a Middletown nell'estate del 1987.
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