Questa notte ho finito di leggere l'autobiografia di Urs Althaus, ex calciatore, ex modello, oggi attore e impresario di moda.
I più lo ricordano come il calciatore prodigio brasiliano Aristoteles, nel popolare film di Sergio Martino "L'allenatore nel pallone".
Leggo spesso biografie, anche di personaggi di cui non mi importa un fico secco. Deve essere una specie di malattia, una dipendenza dalla quale non riesco a disfarmi!
Questo, in particolare, è carino, ben scritto. Quello che ha attirato subito la mia attenzione, invece, è la furbata italiana acchiappalettori del titolo: “Io, Aristoteles, il negro svizzero".
Incuriosito sono andato a vedere il reale titolo pensato da Urs: "Ich, der Neger, mein Leben zwischen Highlife und Pleiten".
Com'era prevedibile del nome "Aristoteles", nel titolo, non vi è traccia: come potrebbe, d'altronde, visto che Althaus, nella sua autobiografia non gli concede che appena una pagina e mezzo?
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