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venerdì 3 luglio 2020

I fumetti del venerdì: Jesus.

Dopo Judas, Jesus.
Mi si perdoni l'atroce gioco di parole, ma le cose stanno proprio così (almeno per la cronologia di questo blog)! Ben tre anni prima che la Bonelli di allora mandasse in edicola Judas, antieroe dei fratelli Missaglia, la Geis di Renzo barbieri pubblicava Jesus (1976), un western assai alternativo ("diverso", strillavano le pagine interne), ideato da... sempre loro! Ennio (testi) e Vladimiro (disegni) Missaglia, qui coadiuvati anche dalle matite di Marcello Caprioglio.
 Non siamo lontanissimi dal cacciatore di uomini creato qualche anno dopo per la Bonelli: anche questo Jesus è un solitario, senza famiglia e allevato dagli indiani Arapaho, svelto di cervello e di colt, in una frontiera americana cupa e popolata da uomini violenti, senza scrupoli.
La scrittura di Missaglia è piacevole, zeppa di esclamazioni e didascalie personalissime, dotata di un buon ritmo e di trame interessanti.
Ahimè, anche questo non avrà vita lunga: chiuderà nel 1978 con 25 albi pubblicati.
Se, come me, amate il fumetto fatto in una certa maniera, carta, inchiostro e mani che vergano persino la testata e le rubriche interne, Jesus è da riscoprire (ristampato brevemente dallo stesso Barbieri negli anni novanta con il nome di "Colt").
Io ci sono cresciuto.

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