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domenica 4 settembre 2022

Libro del giorno: Caro Pier Paolo.

 

Uscito per la collana "Bloom" di Neri Pozza, uno degli ultimi libri della scrittrice Dacia Maraini dedicati al suo grande amico Pier Paolo Pasolini. 
 
Il libro ha una struttura molto semplice: ogni capitoletto inizia con un "Caro Pierpaolo" e dedica un ricordo, un aneddoto, una riflessione sulla grande amicizia che ha legato la scrittrice al poeta italiano tragicamente ucciso nel 1975 da mani ignote.

Il volume, agile, scorrevole e scritto con la solita eleganza dalla scrittrice di Firenze (ma come si sa ha abitato in Giappone negli anni dell'infanzia) mostra davvero notevoli racconti, qualche volta amari, altri sorprendenti, taluni persino divertenti: la Maraini non è invadente con la figura del celebre scrittore / regista / poeta, nonostante sia probabilmente l'unica che potrebbe permettersi riflessioni e approfondimenti più ipotetici e verosimili su Pasolini. Invece è rispettosa, dubbiosa, delicata. Dai tanti racconti emerge comunque un uomo in grado ancora di sorprenderci e di farci discutere di alcune sue prese di posizione (sull'aborto, sul ruolo della polizia) senza pretesa alcuna di Verità. 
Nonostante questo, talvolta il ricorso al verbo ricordare ("Ti ricordi?") risulta stucchevole, visto il gran numero di volte in cui viene utilizzato, e anche certi passi ricavati da sogni sul poeta che la Maraini ha fatto possono magari avere effetti stranianti, così come il fatto che ricordi, ricorsi e sogni non sono cronologicamente ordinati, ma sono quisquilie. Il volume resta imperdibile per chiunque conosca Pier Paolo Pasolini o solo ne abbia sentito parlare e ha ora voglia di approfondire un po' la figura (soprattutto) umana dell'artista friulano. 
In ultima analisi: la Maraini cita personaggi, luoghi, eventi. Non sarebbe stato male mettere un'appendice con foto e memorabilie. 
Chissà perché ha deciso di non farlo! Avrei dovuto chiederglielo. 



giovedì 25 agosto 2022

Libro del giorno: Dracula Signore del Tempo.

 

Scritto dal britannico Brian Aldiss una trentina di anni fa e dato alle stampe da Editrice Nord per il nostro paese, Dracula Signore del Tempo è un concentrato pieno di cose assai fantasiose. 
Ma funzionano? 
Trama!
 
Ai giorni nostri il coraggioso miliardario Joe Bodenland si imbatte grazie a un amico archeologo in un cadavere che sembra appartenere allo stesso periodo geologico dei dinosauri! Sarà solo l'inizio di una lunga corsa nel tempo alle prese con zombi, vampiri e addirittura Dracula, qui capace di spostarsi nel tempo e di duellare contro colui che la Storia definì erroneamente il suo creatore narrativo, Bram Stoker, in realtà vera nemesi del vampiro! 
 
Cominciamo col dire che ho acquistato questo volume (su E-Bay lo trovate a pochi soldi)  fondamentalmente per due motivi: il fascino che hanno su di me praticamente tutti i prodotti dedicati al non morto più famoso della storia e le recensioni tutte più o meno positive che avevo trovato facendo in giro in Rete! In realtà il romanzo mi ha un pochino deluso: protagonisti poco tratteggiati e che sembrano spuntar fuori da una puntata di Walker Texas Ranger, assurdità assortite verso le quali non sempre la sospensione di incredulità riesce a funzionare, e la troppa carne al fuoco che un libro di appena 200 pagine prova a contenere. Dracula appare quasi alla metà del volume e non è malaccio, ma è il contorno a funzionare così e così, secondo me. 
Proverò a cercare altro dello scrittore scomparso pochi anni fa, questo non ha fatto per me. 

lunedì 15 agosto 2022

Libro del giorno: Incubi & deliri.

 

Pubblicato originariamante nel 1993, da noi per la Sperling & Kupfer l'anno seguente, questo tomo di racconti (ben 25) da parte del grande Stephen King, si presta a svariate e controverse riflessioni. 
 
Cominciamo col dire che chi scrive non ama eccessivamente i racconti (brevi o medi) del Re del Brivido statunitense, questo non ha fatto eccezione: ho trovato alcuni racconti scialbi, altri tirati un po' per le lunghe, altri invece carini. Nulla però che mi abbia fatto gridare al capolavoro. Sempre questione di gusti, s'intende! 
 Il mio preferito è stato "Il volatore notturno", quarto del libro, da cui Mark Pavia trasse un bel film nel 1997 con Miguel Ferrer nei panni del cinico reporter di nera Richard Dees col suo titolo originale "The Night Flyer", arrivando però a superare il racconto scritto: film sottostimato, per quanto mi riguarda. 
I racconti sono vari e  toccano un pochino tutti i generi cari a King, senza però instillare davvero l'inquietudine e la paura promessa dal titolo; certamente ci troviamo di fronte a uno dei più grandi scrittori della nostra epoca, quindi ogni storia si lascia leggere grazie a stili ingengnosamente mutevoli, a dialoghi sempre brillanti e personaggi talvolta buffi e carateristici. 
Alla fine della giostra, tuttavia, devo ammettere di aver fatto fatica ad arrivare alla fine.

sabato 25 giugno 2022

Libro del giorno: Mordi e fuggi - il romanzo delle BR.

 

Per la Baldini + Castoldi Alessandro Bertante manda in stampa "Mordi e fuggi", candidato al Premio Strega 2022, la storia romanzata di un giovane borghese che decide di entrare nelle Brigate Rosse, agli inizi degli anni settanta.

La trama!
Alberto è un giovane di Sinistra  proveniente da una famiglia borghese di Milano: dapprima inizia a distribuire volantini propagandistici, a partecipare a collettivi, riunioni, scambi socio culturali con altri comunisti, ma ben presto si rende conto che tutto ciò non gli è sufficiente, decidendosi così per il "gran passo": entrare in clandestinità per divenire un brigatista a tutti gli effetti. 
Le cose non saranno però tutte come si era immaginato...

D'accordo: come ha scritto più d'uno all'interno di questo romanzo breve (circa 200 pagine) non vi sono chissà quali scoperte emozionanti sul terrorismo o novità mai narrate sugli Anni di Piombo: beh, chissene importa! Il libro è bello: si empatizza col giovane protagonista subito, già dalle prime pagine, lo si segue con alterne simpatie per tutta la durata della sua esperienza, facendo delle riflessioni e traendo spunti sul perché e sul percome; alla fine le cose saranno piuttosto "soft" ma più probabili di tanti racconti ipertrofici. E poi chiariamo: sul durante e sul dopo terrorismo è stato detto, girato e scritto moltissimo! Sul "prima", sulle ragioni cioè che potevano spingere un ventenne senza tanti problemi esistenziali ad abbracciare una scelta così radicale poco, molto poco. Bertante non gira a vuoto, è crudo ed esplicito quando deve, ha la capacità di spennellare un personaggio, anche minore, con pochi colpi di pennello, e questo è sempre un pregio, specie per chi vuole iniziare a scrivere e ritiene che occorra fare solo come Stephen King. 
Bertante è bravo e questo "Mordi e fuggi" molto interessante. 
Candidatura per il Premio Strega strameritata.
Per chi ritiene che non vi siano oggi autori italiani contemporanei da esporre sugli scaffali delle proprie librerie, eccovi serviti. 
 

domenica 12 giugno 2022

Libro del giorno: Donnie Brasco.

 

Nuova edizione, leggermente aggiornata, dedicata al celebre poliziotto dell'FBI Joe Pistone, aka "Donnie Brasco", che dall'interno, come infiltrato, negli anni settanta riuscì a far cadere diverse famiglie mafiose americane.

Il libro è scritto in prima persona da Pistone stesso, aiutato da un giornalista, che rievoca non solo i giorni da infiltrato mafioso ma anche i vari processi che il suo lavoro porterà tra le varie famiglie criminali. 
Il volume, edito da Mondadori, è certamente interessante, tuttavia lascia perplessi la maniera in cui si è deciso di portarlo a termine: talvolta non è cronologico, non troverete quindi un'esaustiva cronaca dei giorni sotto copertura con l'identità di "Donnie Brasco", portato sullo schermo nel 1997 da Mike Newell con Jonny Depp nei panni del Nostro, ma salterà spesso di palo in frasca ora con gli aggiornamenti sui vari processi, ora con le informazioni sui vari mafiosi etc. con possibilità di avere  un po' di confusione nella testa. Pistone stesso, oggi più che ottantenne, si dimostra americano duro e puro: si vede che gli piace raccontare di com'era impavido e roccioso, di come niente lo spaventasse etc.
Così e così.

domenica 22 maggio 2022

Libro del giorno: Cyrano de Bergerac.

 

 È giusto mettere "Cyrano de Bergerac" sotto la voce "Libro del giorno" in questo blog? Mica tanto!
L'opera del francese Edmond Rostand, infatti, nasce come testo per il teatro nel 1897 (prima pubblicazione) e non come racconto, romanzo o altro! 
Ma andiamo con ordine...

Trama!
Il guascone Cyrano de Bergerac (abile spadaccino, dissacrante cittadino, impareggiabile poeta e avventuriero a tutto tondo) si innamora di sua cugina Rossana, bellissima cortigiana che crede però di amare a sua volta un cadetto, Cristiano. Cyrano ha un naso terribilmente ridicolo e, con la sua parlantina sciolta con la quale ama mettere alla berlina potenti e prepotenti, si è circondato di nemici. Tra equivoci, drammi e risate si dipanerà l'intera vicenda in un ciclo di qualche anno.
 
Ora: dopo oltre un secolo dalla prima messa in scena, si può ancora ridere e commuovere di fronte a un simile personaggio? La risposta è sì, eccome se si può. Il testo è così scorrevole che pare di leggere un romanzo, lo finirete nel giro di un paio di giorni, vi appassionerete alla figura un po' tragica, un po' eroica e un po' comica dello spadaccino dal grande naso, burbero che sogna però la giustizia e un amore impossibile. Portato a teatro ancora oggi (in Italia ne trasse una pièce  persino Gigi Proietti negli anni ottanta) e sporadicamente apparso sul grande schermo (Depardieu ne è stato eccellente interprete), Cyrano ha stregato tutti i grandi della musica e dell'Arte in generale (indimenticabile il capolavoro che gli ha dedicato Francesci Guccini in "D'amore di morte e di altre sciocchezze") segno del tutto evidente dello spessore del personaggio (realmente esistito anni prima la scrittura di Rostand) e dell'opera che lo vede protagonista. 
Vogliatevi bene e mettetelo nella vostra libreria.
Non ve ne pentirete!


mercoledì 4 maggio 2022

Libro del giorno: Tre cene.

 

Ultima, ennesima fatica letteraria per l'ex cantautore Francesco Guccini, con questo nostalgico racconto dedicato a tre passaggi temporali pavanesi (Giunti, 2021).

Il libro, infatti, si snoda attraverso tre incontri conviviali che un gruppo di amici pavanesi (da Pavana, luogo di origine del Maestrone) effettuano col trascorrere degli anni, permettendo ai vari personaggi di raccontare vicende, aneddoti e ricordi. 

A parte il primo racconto, ambientato negli anni trenta (per altro l'unico non originale presente nel volume) gli altri non mi hanno convinto granchè. Il libro, seppur piacevole e infarcito di parole desuete e originali, risulta un pochino stucchevole sulle vicende dei personaggi, alcuni non particolarmente simpatici, e sull'obiettivo che lo scrittore modenese intendeva raggiungere. 
Forse, anzi sicuramente, non l'ho capito io. Guccini è stato a mio parare un cantautore impareggiabile, ma come romanziere non lo trovo particolarmente dotato.